I risultati del FY21 sono positivi e leggermente migliori delle nostre stime. Le commissioni attive sono cresciute del 14,5% YoY a € 6,3 mln (€ 5,8 mln la nostra stima) anche grazie al positivo andamento delle gestioni patrimoniali e alle commissioni di performance. Il brokerage margin è cresciuto del 21,9% YoY a € 3,9 mln (€ 3,7 mln la nostra stima). Nonostante la crescita del costi operativi del 15,1% a € 3,8 mln quale effetto del consolidamento del personale commerciale che ha visto l’ingresso di consulenti finanziari dipendenti e della ripresa delle attività operative post emergenza pandemica, l’Ebitda è risultato positivo per € 0.092 mln (negativo per € 0,03 mln la nostra stima). L’offerta di SCM è struttuata intorno a cinque pilastri e permette di differenziare la Value Proposition rendendola unica rispetto ai competitors: 1) Indipendenza: SCM è completamente slegata da banche e altri gruppi finanziari; 2) Flat Fee: la commissione che i clienti pagano non dipende dall’asset allocation o dalla selezione di prodotti specifici; 3) Trasparenza: la struttura dei costi è trasparente e i clienti sanno quanto pagano e cosa comprende il loro portafoglio; 4) Sicurezza: SCM opera con primarie istituzioni finanziarie, presso le quali sono depositati i patrimoni dei clienti, nel rigoroso rispetto della normativa vigente; 5) Nessun rimborso: SCM non guadagna alcuna commissione degli emittenti dei prodotti in cui i clienti investono, al fine di evitare qualsiasi conflitto di interessi. L’unica commissione che SCM riceve proviene dai propri clienti. Valutazione: TP € 8,74 (da € 9,25) per azione, Bjuy rating e Medium risk (invariati). |