Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Devi amarti e prenderti cura di te stesso, perché così puoi dare il meglio di te” (Tina Turner)
La tempesta perfetta. Recrudescenza dell’inflazione, falchi della Fed, mancato accordo politico sul tetto al debito statunitense, aumento delle tensioni geopolitiche. Un insieme di fattori che hanno spinto al ribasso le Borse mondiali: -1% l’indice MSCI World Equity, che ha registrato la perdita peggiore dal 25 aprile scorso. Molto male i listini europei ed in particolare Piazza Affari che ha lasciato sul terreno il 2,4%, maggior ribasso dal 2 maggio scorso. Riflesso della medaglia il Vix sull’indice S&P 500 salito dell’11%, +20% nelle ultime 3 sedute e superamento della soglia psicologica dei 20 punti. Meno tensioni invece lato mercato obbligazionario con il rendimento del Btp e lo spread lontani dai massimi di periodo. A Wall Street tiene banco la mancanza di chiari segnali di progresso nelle trattative per l’aumento del limite di indebitamento di $31.400 miliardi in vista della scadenza dell’1 giugno. L’attenzione degli operatori continuerà quindi ad essere rivolta ai dati macro nella speranza che gli effetti della politica monetaria restrittiva diano frutti spingendo Fed e Bce a prendersi una pausa. Oggi alle 8:00 sarà diffuso il dato sul Pil tedesco nel primo trimestre 2023: gli economisti stimano una flessione dello 0,1% su base annua, in miglioramento dal -0,4% della rilevazione precedente. Alle 14:30 invece sarà il turno del Pil statunitense: in questo caso le stime sono per un rallentamento +1,1% dal +2,6% di tre mesi fa.
Caccia al dividendo
In questa fase di incertezza torna di moda il dividendo? E’ la tesi degli strategisti di Goldman Sachs: “è giunto il momento per gli investitori di prepararsi ad un rimbalzo“. I titoli ad alto rendimento statunitensi, hanno infatti registrato ribassi del 7% nel 2023, rispetto ai guadagni del 9% e del 26% rispettivamente dell’S&P 500 e del Nasdaq. Secondo gli esperti, che non hanno un’opinione sulla direzione del mercato, si assisterà a un potenziale di recupero nei titoli ad alto rendimento in cui il rendimento del free cash flow è superiore al rendimento da dividendo. Goldman elenca una serie di titoli esposti a questa strategia che comprende le principali multinazionali di Wall Street: Verizon, AT&T, Philip Morris, IBM, Pfizer, Gilead, Chevron, Valero Energy, Coca-Cola, Lockeed Martin. Piazza Affari è un listino tradizionalmente generoso con gli azionisti e proprio nel mese di maggio è iniziatala campagna di stacco cedola. Lunedì scorso è stata distribuita una cedola pari all’1,5% della capitalizzazione del listino. Il tema di investimento dei titoli ad alto rendimento potrebbe quindi essere considerata in una fase di mercato laterale e soprattutto nella prospettiva di un cambio della politica monetaria.
La ricetta di AcomeA
AcomeA è una delle società di gestione del risparmio più prestigiose e attive sul listino Euronext Growth Milan. Un team di esperti della società ha messo a punto un nuovo modello di ricerca quantitativo proprietario per effettuare un’analisi su misura delle microcap italiane, che presentano forti peculiarità rispetto alle realtà di maggiori dimensioni. Questo strumento innovativo ha messo in evidenza che il 56% delle società del segmento delle microcapitalizzazioni è sottovalutato ai prezzi correnti e che l’upside potenziale medio di questi titoli è del 29%. Dalla ricerca emerge che, fra i 30 titoli con potenziale di crescita maggiore, quelli meno cari ma con più margini di apprezzamento sono: Lindbergh, ALA, MAPS, FOS, IDNTT, ABP Nocivelli e Take Off. Queste società, in base al modello, hanno un upside implicito maggiore del 75%. Nel gruppo dei 30 titoli con un potenziale intermedio, sia in termini di crescita attesa che di upside potenziale, spiccano: Omer, Fope, Officina Stellare, SIAV, Marzocchi Pompe e Osai. Fa piacere notare che nella lista del 13 titoli con il maggiore potenziale di rialzo ben 6 siano stati accompagnati in Borsa da Integrae SIM.