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Insights 3 Apr 2023

Il punto sul mercato di Integrae SIM

La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l’opportunità” (Seneca)

Il mese di aprile si apre con importanti dati macroeconomici. Alle 9:55 l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero a marzo in Germania atteso stabile sulla rilevazione precedente, ovvero 44 punti. Valore che si pone al di sotto della soglia di 50 punti che determina il passaggio dalla recessione alla crescita economica. Alle 10:30 nel Regno Unito sarà diffuso l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero sempre a marzo. Anche in questo caso l’indice, atteso a 48 punti, si pone sotto la soglia tra espansione e recessione. Infine alle 16:00 l’indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero a marzo in Usa. Gli economisti si aspettano un valore pari a 47,5 punti, dai 47,7 della rilevazione precedente, sempre in un territorio “fertile” per l’inizio della recessione economica. Alla fine della seduta odierna potrebbero quindi emergere indicazioni importanti circa l’impatto della politica monetaria restrittiva delle banche centrali, che potrebbero spingere in primis la Fed, per la prima volta da oltre 1 anno, a interrompere i rialzi del costo del denaro. Le probabilità per un tasso invariato sono al momento di poco sopra il 50%.

Milano in rosso dopo tre mesi consecutivi al rialzo ma…

Nel mese di marzo l’indice FTSE Mib 40, ha lasciato sul terreno il 2,5%, mentre su base annua il rialzo è ancora pari al 7%. A trascinare al ribasso l’indice, i titoli del settore bancario esposti alla crisi finanziaria di SVB e Credit Suisse oltre che del caso locale “Eurovita“, ovvero la compagnia assicurativa entrata in crisi proprio per il disallineamento temporale tra depositi e impieghi ovvero la duration media del portafoglio investimenti. In rosso anche l’indice FTSE STAR che ha perso il 2,3%, poco meglio l’indice delle Small Cap in rosso dell’1,75%. Si è trattato del terzo mese consecutivo di sovraperformance delle Small Cap, rispetto alle Mid Cap e il primo rispetto alle Large. Presto per affermare che ci sia un consolidamento dell’interesse per le società dell’indice Euronext Growth Milan anche in considerazione del fatto che la stagione delle trimestrali ha dato segnali contrastanti. L’incertezza sull’asset class delle Small Cap viene anche testimoniata dell’andamento del Russel 2000, l’indice delle PMI statunitensi, ha perso oltre il 6%. Se il mese di aprile dovesse confermare, lato macroeconomico, che è iniziata una fase di recessione (come storicamente avvenuto dopo una fare di rapido aumento dei tassi), da un lato Pmi potrebbero essere le più esposte alle prese di beneficio ma nello stesso tempo, beneficiare delle aspettative di un ribasso dei tassi. Ragione per cui è verosimile la prosecuzione dell’attuale fase laterale del mercato.

La stagione dei dividendi

Con la fine del mese di marzo è terminata la reporting season del quarto trimestre e il mercato inizierà a concentrarsi . Secondo Jonathan Crown, portfolio manager di Columbia Threadneedle Investments, le prospettive riguardo ai dividendi per il 2023 sono positive. Si prevede un aumento del 4% in media a livello global, tasso di crescita solido anche se un meno forte del recete passato (nel 2022 l’aumento era stato pari a poco più del 7%). A livello settoriale energia e materiali di base, dovrebbero subire le maggiori pressioni sulle cedole in conseguenza delle oscillazioni dei prezzi delle materie prime, mentre per il settore finanziario e in quello dei beni di consumo voluttuari si prevede un buon incremento, in buona parte legato al recupero delle cedole congelate durante il periodo del Covid. Infine, i settori growth dovrebbero generare una crescita dei dividendi intorno al 4-6%. Piacevoli sorprese sono arrivate anche dalle small cap. Per la prima vota nella storia alcune società quotate sull’Euronext Growth Milan pagheranno un dividendo. Tra queste segnaliamo IDNTT e G.M. Leather.