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Insights 8 Dic 2021

Il punto sul mercato di Antonio Tognoli

Il Web è ben lungi dall’essere fatto, è solo in una fase farraginosa di costruzione (T. Berners-Lee).

Giornata festiva di borsa aperta senza particolari dati significativi per i mercati, a parte le scorte settimanali di petrolio USA. Perché Facebook ha cambiato nome in Meta indicando chiaramente l’evoluzione di Facebook nel MetaVerso. Tralasciando le radici ebraiche del nome, probabilmente il nuovo nome riguarda quello che diventerà Facebook nel prossimo futuro. Ma cosa è il metaverso ma soprattutto vale la pena investirci? La parola è stata creata dallo scrittore N. Stephenson per descrivere l’ambiente virtuale in cui viveva l’avatar digitale del protagonista del romanzo Snow Crash, uscito nel 1992. Il metaverso è dunque un nuovo mondo virtuale, diretta evoluzione di Internet, fatto di esperienze, film, concerti, incontri, giochi e tutto ciò che si riesce ad immaginare in forma digitale. Pensiamo per esempio alla nostra routine quotidiana ma in forma virtuale: riunioni, incontri, pranzi, sport, fitness, film, fiere, videogiochi e acquisti saranno convertiti per essere disponibili nel nuovo ambiente 3D in via di costruzione. Meta (ex Facebook) ha presentato di recente la propria ipotesi di mondo virtuale esteso, spiegando agli utenti come sarà possibile invitare amici a casa, giocare, fare surf, incontrare i colleghi o partecipare ad un concerto senza spostarsi dal salotto di casa e in un batter d’occhio. E il team di Zuckerberg è soltanto la punta dell’iceberg tra le aziende del mondo tech e videogiochi. Sono tanti gli esempi di chi ha investito nella creazione del nuovo ambiente virtuale sperando di ricavare tanti e non virtuali profitti. Oltre a Meta, anche Microsoft, Roblox, Epic Games (Fortnite), Tencent, Alibaba e ByteDance hanno già investito milioni di dollari sullo sviluppo del progetto. L’azienda di Redmond ha per esempio già presentato Mesh per Microsoft Teams che consente di partecipare alle videochiamate in versione avatar, fornendo un senso di presenza condiviso in riunione. Tutto da qualsiasi dispositivo, senza aver bisogno di devices particolari come occhiali o visori, visto che ci penserà il cloud di Microsoft a costruire la realtà virtuale sfruttando l’intelligenza artificiale.

Non che non ci siano rischi, sociologici in primis derivanti dal rinchiudersi in un ambiente virtuale. Ma poi, chi gestirà il metaverso e chi penserà alla sicurezza degli utenti. Sono tutte domande che necessariamente dovranno trovare delle risposte. Intanto gli investimenti vanno avanti e così come internet negli anni ’80 sembrava fantascienza, tra pochi anni il metaverso sarà una realtà. Vale quindi la pena investirci? La risposta è dipende dal proprio profilo di rischio. E comunque in ottica di diversificazione e quella parte di portafoglio destinata a ritorni reddituali a medio / lungo termine.