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Insights 7 Set 2021

Il punto sul mercato di Antonio Tognoli 07.09.2021

Tatsachen gibt es nicht, nur Interpretationen

Oggi alle 14:30 sarà reso noto lo ZEW di settembre. Le aspettative sono per una riduzione a 30,5 da 40,4 di agosto che, ricordiamo, era già crollato da 63,3 di luglio. Entro la fine della settimana dovrebbero poi essere resi noti gli indicatori della produzione industriale anche in Italia, Spagna, Francia e UK. Se le flessione dovesse essere in linea con le stime, si confermerebbe che il picco della ripresa economica, ma anche della crescita dei prezzi, sono orami alle spalle. I falchi tedeschi continueranno e fare il loro mestiere, ma sicuramente la BCE avrà gioco più facile, anche se nei prossimi due anni la politica monetaria potrebbe non essere così scontata. Si tratta infatti di dosare la quantità di moneta nel sistema in modo da non strozzare la ripresa economica, pilotare il tasso di crescita del PIL verso il suo potenziale (tra il 2% e il 2,5%), accompagnando una “sana” crescita dei prezzi. Tutto questo, nel mezzo di una pandemia che non vuole finire. Difficile senza il sostegno della politica fiscale, dove gli effetti degli impulsi appaiono meno scontati in Europa che negli USA.

Nella prossima riunione della BCE, in calendario per il 9 settembre, non sono attesi cambiamenti nella conduzione della politica monetaria che continuerà a rimanere accomodante, anche alla luce delle nuove stime di crescita e di inflazione che rilascerà l’Istituto Centrale. E’ possibile che nel meeting venga tolto il riferimento all’impegno a condurre il PEPP “significativamente al disopra del 1° trimestre” e quindi si ritorni a € mld a € 60 mld al mese, in linea con il ritmo di inizio anno, più altri € 20 mld nell’ambito dei regolari programmi di acquisto di assets. Crediamo che la discussione se terminare o prorogare il PEPP sarà rinviata alle ultime due riunioni che rimangono alla fine dell’anno. Siamo convinti che in questa fare la BCE sia più concentrata sulla sostenibilità e stabilità della politica monetaria e molto meno sul raggiungimento dell’obiettivo di inflazione.