I risultati del FY21 sono positivi, considerati il persistere della pandemia e superiori alle nostre stime. I ricavi sono cresciuti del 29% YoY a € 18,6 mln (€ 14,4 mln nel FY20) e sono determinati per € 15,2 mln (82%) dalla Divisione Domestica, che cresce del 21% YoY e per € 3,5 mln (18%) dalla Divisione Industriale, che risulta in crescita del 91% YoY. L’Ebitda è in forte miglioramento a € 3,1 mln (€ 1 mln nel FY20) e in crescita risulta anche l’Ebitda margin che raggiunge il 16,7% (2,2% nel FY20). Rispetto alle stime precedenti abbiamo effettuato un upgrade del 15% circa in media per il fatturato per 2022E. Più contenuto l’upgrade delle revenue per il 2023E (+10,5%) e il 2024E (+5,4%). In flessione invece l’Ebitda margin. Le ragioni sono diretta conseguenza dell’incremento di prezzo della materie prime. Pur aspettandoci una riduzione del loro tasso di crescita nel corso del 2023E e del 2024E rispetto agli esercizi precedenti, sempre di incremento si tratta, tra l’altro da livelli elevati raggiunti nei primi tre mesi del 2022E. A fronte quindi di un CAGR 2021-25E dei ricavi del 2,2% ci aspettiamo un CAGR dell’Ebitda in flessione del 2,9% dovrebbe portare l’Ebitda margin al 13,6% nel FY25 (dal 16,7% del FY21). Valutazione: TP € 2,80 (da € 3,26) per azione, Buy rating e Medium risk (invariati). |