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Insights 13 Lug 2023

ISCC FINTECH – Sale a circa €15 miliardi il debito degli italiani

Come riportato dall’autorevole testata online lospiffero.com, L’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e l’inflazione riducono il reddito disponibile e mettono in difficoltà i clienti delle banche nel rispettare le scadenze dei finanziamenti.

Crescono i crediti deteriorati

Sfiora i 15 miliardi di euro il totale delle rate non pagate da quasi un milione di famiglie italiane: l’aumento del costo del denaro, l’incremento dei tassi e la corsa dell’inflazione riducono il reddito disponibile e mettono in difficoltà i clienti delle banche nel rispettare le scadenze relative ai finanziamenti. Complessivamente, i crediti deteriorati delle famiglie sono arrivati, a marzo scorso, a 14,9 miliardi: si tratta, nel dettaglio, di 6,8 miliardi di mutui non pagati, di 3,7 miliardi di credito al consumo non rimborsato e di 4,3 miliardi relativi ad arretrati di altri prestiti personali. È il quadro che emerge da un’analisi della Fabi, frutto di elaborazioni su statistiche della Banca d’Italia.

Le difficoltà legate ai mutui

Del totale di 14,9 miliardi, 5,7 sono sofferenze, cioè credito che la clientela non rimborserà più, altri 7,1 miliardi sono inadempienze probabili, vale a dire denaro che realisticamente le banche non recupereranno, mentre circa 2 miliardi sono rate scadute, quindi posizioni debitorie meno a rischio. Le difficoltà delle famiglie riguardano soprattutto i mutui a tasso variabile, particolarmente colpiti dall’aumento del costo del denaro portato dallo 0 al 4% in 11 mesi: questa categoria di prestiti immobiliari vale in totale circa 140 miliardi e rappresenta un terzo del totale di 425 miliardi erogati.

Lombardia e Lazio i più insolventi

Sul piano territoriale, in cima a questa particolare classifica, ci sono Lombardia e Lazio con un ammontare delle rate non pagate oltre i 2 miliardi. Campania, Puglia e Basilicata, Sicilia e Veneto superano il miliardo. Emilia-Romagna, Piemonte e Valle D’Aosta, e Toscana restano poco sotto il miliardo. Più contenuto il valore delle somme non pagate nelle regioni più piccole come l’Umbria dove le rate non pagate ammontano a 226 milioni, la Liguria (361 milioni) e la Calabria (418 milioni).

Il player di riferimento è ISCC Fintech

Un contesto che sottolinea imprese come ISCC Fintech, società attiva in Italia nel settore dell’acquisto di portafogli c.dd. granulari di crediti non performing loan (altrimenti detti crediti NPL) da parte di istituzioni finanziarie, special purpose vehicles e società finanziarie ex art. 106 T.U.B. e nell’attività di gestione e recupero degli stessi. La società quotata su EGM vanta un approccio etico sostenibile per la re-inclusione finanziaria del debitore. Questo significa tutela della persona e della famiglia attraverso un approccio customizzato per ciascun cliente con la personalizzazione del piano di rientro, l’analisi dettagliata della sua posizione finanziaria e patrimoniale.

Il nostro giudizio

Sul titolo Integrae SIM ha una raccomandazione (BUY), target €10,00 (upside potential +177%). Per leggere il documento completo della nostra ricerca, comprensivo delle informazioni previste dalla normativa di riferimento, clicca qui: https://lnkd.in/dRyfuMUi