Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Amo talmente la Germania, che preferisco ne restino due” (Giulio Andreotti)
Come posiamo conciliare la volatilità dei Titoli di Stato con le scelte dei risparmiatori? Nelle circostanze attuali la pressione sul debito pubblico dipende da un mix tra politiche monetarie e fiscali, in un contesto di indebitamento ai massimi storici a livello mondiale. Non possiamo quindi, al momento, considerare i bond governativi come un porto sicuro per il risparmio ma vale ancora di più la regola che occorre diversificare e agire in un’ottica di medio-lungo periodo. Nel frattempo emerge come durante la riunione dei banchieri centrali della Bce di settembre siano emersi timori che l’inflazione possa mantenersi a livelli eccessivamente alti, rendendo necessario un inasprimento della politica monetaria, anche a costo di penalizzare la crescita. Nell’ultima riunione la Bce ha alzato i tassi di 75 punti base, oltre le attese, e ha aperto alla possibilità di nuovi aumenti, per evitare che l’inflazione possa radicarsi, rendendo ancora più difficile arrestarne l’espansione. Sempre secondo quanto emerso dai verbali, alcuni banchieri si sono espressi a favore di un aumento dei tassi inferiore, di 50 punti base, mentre un numero “molto ampio” di componenti della Bce ha espresso il proprio sostegno per un aumento maggiore.
Oggi alle 12:00 si riuniscono i leader dell’Unione Europea per condividere una strategia sull’emergenza legata al forte aumento delle bollette e la situazione geopolitica. Alle 14:30 In Usa saranno diffusi importanti dati sul mercato del lavoro ovvero le buste paga del settore non agricolo a settembre, attese in rallentamento: +250 mila posti rispetto ai +315mila della rilevazione precedente. A seguire la statistica sul tasso di disoccupazione a settembre visto al 3,7% ovvero stabile sul mese precedente. Infine alle 16:00 le vendite del commercio all’ingrosso ad agosto attese in crescita dello 0,4% rispetto al -1,4% di luglio. Un flusso di notizie che influenzerà sicuramente le scelte di Fed e Bce nella prossima riunione. Un segnale arriva dalla banca centrale australiana: la prima ad avere annunciato una pausa del rialzo dei tassi in attesa di vedere gli effetti sull’economia. Forse si avvicina il momento per Powell e Lagarde di fare altrettanto? Il mercato sembra crederci.
Il mercato dell’energia è entrato in una fase straordinaria ma il peggio sembra essere alle spalle. Lo ha spiegato bene Rosario Pingaro amministratore delegato di Convergenze società attiva nella fornitura di energia e servizi di telecomunicazioni, su scala locale. La società ha chiuso il semestre, con un forte aumento dei ricavi (+75% su base annua la business unit energia) a fronte però di una perdita a livello di marginalità. L’offerta è passata da un prezzo fisso, a un prezzo variabile più uno spread. Un cambio di strategia i cui frutti si vedranno nella seconda parte dell’anno con un miglioramento della marginalità e della posizione finanziaria netta. Ma a stabilizzarsi non saranno solo i bilanci delle società del settore. Da circa un mese le quotazioni del gas sono stabili e ciò significa che l’Italia ha fatto un grande sforzo nei mesi estivi per approvvigionarsi di materia prima e quindi le tariffe, pur rimanendo storicamente alte, saranno ben al di sotto dei picchi, tornando ad essere sostenibili per famiglie e imprese. Il momento più critico dovrebbe quindi essere stato superato, nonostante i sabotaggi e le interruzioni di fornitura.