Home / Insights / Il punto sul mercato di Integrae SIM
Insights 3 Ott 2022

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Un uomo può uccidere un fiore, due fiori, tre… Ma non può contenere la primavera” (Mahatma Gandhi)

La prima settimana di ottobre sui mercati non inizia sotto i migliori auspici. I fattori di risk on sono ancora tutti aperti ovvero conflitti geopolitici, trend al rialzo dei tassi e timori di una recessione. Per Wall Street il mese di settembre è stato il peggiore, dal marzo 2020 con i tre indici che hanno chiuso con la peggiore performance dei primi nove mesi degli ultimi 20 anni. In Italia l’indice delle blue chip ha terminato così il mese di settembre in calo del 4,2%, l’indice FTSE STAR del -7,9% mentre l’indice delle Small Cap è stato il peggiore con una flessione del 9%. Nel corso del 2022 si è trattato il primo mese di sottoperformance delle small cap rispetto agli altri indici. Probabilmente l’effetto “tecnico” di bassi volumi di negoziazione e fasi di forte volatilità. Potrebbe avere pesato anche la stagione delle semestrali che sull’indice Euronext Growth Milan sono concentrate a fine settembre. In questo contesto però va segnalato come nel periodo abbia continuato il flusso di nuove quotazioni anche su Euronext Growth Milan, il listino italiano delle PMI di eccellenza. L’unica operazione portata a termine è stata Franchetti S.p.A che ha visto Integrae SIM nel ruolo di EGA e Global Coordinator.

Il bicchiere mezzo pieno

Secondo il weekly outlook di Allianz Global Investors firmato da Greg Meier, Director, Senior Economist, Global Economics & Strategy, i timori una recessione in USA nella prima metà del 2022 si sono rivelati esagerati. La contrazione è nei fatti, ma si deve alle scorte di beni volatili, ma che tendono a tornare nella media, e agli scambi con l’estero su cui pesa il dollaro forte. La spesa per i consumi, che rappresenta circa il 70% del PIL, è cresciuta per tutto il primo semestre per la grande solidità del mercato del lavoro e risparmi extra delle famiglie per circa $3mila miliardi, e oggi, malgrado la frenata, questi fattori positivi non sono venuti meno. Questa settimana i dati macro che catalizzeranno l’attenzione degli investitori saranno le statistiche sull’occupazione USA, con rallentamento atteso della creazione di posti di lavoro, mentre in Europa il PMI manifatturiero della Germania, i dati sui prezzi alla produzione e le vendite al dettaglio nell’Eurozona. Anche in Asia l’evento principale sarà il PMI, ma dei servizi, in Cina, che dovrebbe mostrare una decelerazione per i lockdown anti Covid e i problemi del mercato immobiliare.

L’Italia s’è desta?

A sorpresa un esperto investitore come Mark Dowding, CIO di BlueBay, ha espresso un giudizio positivo sul nostro Paese. A suo parere Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia Meloni, sarà sicuramente nominata Presidente del Consiglio e nel breve termine si aspetta che dica e faccia le cose giuste in una prospettiva europea, il che potrebbe aiutare i BTP. Ma è anche probabile che l’economia italiana continui a faticare, per cui il rischio politico non dovrebbe scomparire per troppo tempo. BlueBay vede un quadro negativo in tutta Europa, dove l’unica cosa costruttiva per il momento è che, essendo tutti così ribassisti, gli investitori sono posizionati in modo conservativo. La speranza è che il dato sull’inflazione di ottobre degli USA mostri concreti segnali di cedimento aprendo la strada per costruire una stabilizzazione delle quotazioni. Dopo tre trimestri terribili per i rendimenti di mercato, BlueBay si dice piuttosto fiducioso che il quarto trimestre possa concludersi con una nota di ottimismo invertendo la tendenza dei primi 9 mesi.