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Insights 20 Set 2022

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Il momento migliore per piantare un albero è vent’anni fa. Il secondo momento migliore è adesso” (Confucio)

Manca una settimana all’esito delle elezioni in Italia e il mercato inizia a guardare con attenzione a questa scadenza. La formazione del nuovo esecutivo potrebbe rivelarsi un‘operazione complessa alla luce dell’eterogeneità dei propositi espressi in campagna elettorale anche all’interno delle stesse coalizioni. Secondo il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, lo spread del BTP con il Bund non dovrebbe mai superare i 200 punti base, mentre siamo a 240. Il mercato sta quindi prezzando una instabilità politica nonostante i sondaggi pre blackout, indicassero una maggioranza chiara in uscita dalle urne. Non aiuta neanche l’ipotesi che il PNRR possa essere rimesso in discussione e le nomine nelle partecipate pubbliche della prossima primavera che valgono complessivamente €120 miliardi di capitalizzazione. Avvisaglie in questo senso arrivano sulla vicenda MPS e la vendita di ITA Airways. Mario Draghi sta cercando di portare a casa la privatizzazione della ex compagnia di bandiera prima dell’esito elettorale o quantomeno “blindare” questo processo. Interventi di nazionalizzazione non sembrano più ipotizzabili neanche con un nuovo governo “populista”.

Se non c’è banca c’è fintech

Il rialzo del tassi comporta delle perdite in conto capitale per i possessori di BTP. Tra questi i principali istituti di credito italiani che, in caso di recessione, si troveranno ad affrontare un progressivo deterioramento della qualità degli impieghi. Uno scenario fosco che viene solo in parte mitigato dall’appeal speculativo legato al processo di consolidamento in corso. Il risultato è che da inizio anno i titoli delle banche sono in profondo rosso trascinando con se il listino principale: -20% l’FTSE Mib che continua a stazionare tra i peggiori listini mondiali. Unica eccezione proprio le azioni in odore di preda come Bper Banca, -7% e Banco Bpm +8,3%, quest’ultima salita del 12% nell’ultimo mese. Ma se le banche sono “bloccate” da problemi esogeni e di governance chi aiuta le PMI nel finanziare il loro sviluppo e gestione del circolante? Una mano tesa potrebbe arrivare dal Fintech che nel 2022 si è ulteriormente sviluppato, nonostante lo scoppio della bolla valutativa di diverse scaleup (Coinbase -70%, Robinhood Market -44%). Tra i titoli quotati su Euronext Growth Milan ricordiamo Finanza.tech, piattaforma che offre soluzioni di finanziamento per le imprese mixando il rapporto umano con algoritmi di selezione delle opportunità di finanziamento.

Bicchiere ancora mezzo vuoto

Gli investitori sono fondamentalmente negativi e non riescono a vedere il bicchiere mezzo pieno. Sino a quando non si avrà la convinzione che l’inflazione abbia toccato il proprio massimo (oltre l’8% in Usa ed Europa), la volatilità resterà elevata. Eppure secondo alcuni esperti interpellati da Class CNBC nel 2023 il costo della vita in Nord America potrebbe crollare sino a portarsi a poco più del 2%. Trascinando con se i tassi di interesse. Nel frattempo l’S&P 500 potrebbe rivedere i minimi di giugno a 3.400 punti. Se sarà così, che almeno avvenga velocemente. Anche perché ci sono le elezioni di metà mandato in Usa, dopo le quali storicamente i mercati hanno un periodo di rally. In Europa le elezioni di mid term non esistono e così la figura “politica” più osservata è la governatrice centrale Christine Lagarde. Attenzione quindi al suo discorso delle 19:00, l’evento macro più rilevante della giornata.