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Insights 9 Set 2022

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«Io ho imparato come impara una scimmia: guardando i miei genitori»” (Elisabetta II)

Il rialzo di 75 punti base del tasso di interesse da parte della BCE, è il più alto dal 1999. Si tratta di una mossa molto importante nella lotta all’inflazione, oppure, secondo alcuni economisti “una resa incondizionata”. Considerato che l’inflazione core in Europa è superiore al 4%, centrare l‘obiettivo di neutralità del 2,3% indicato da Christine Lagarde, non sarà né facile né privo di sacrifici. Ma soprattutto si dovrà fare in fretta. Questa se vogliamo è la grande novità della riunione di ieri della BCE che ha abbandonato il termine “forward guidance” per concentrarsi sul “qui ed ora” coniando il termine “front loading”, per fare capire come nel corso del 2022 ci sarà almeno un altro rialzo di 75 punti e uno di 50 punti. La prospettiva è di raggiungere un tasso del 3% (dall’1,50% di oggi) quando la FED sarà salita al 4%. Molto dipenderà però dagli shock sul prezzo del gas ovvero dal perdurare e dal livello della crisi energetica. E su questo punto la BCE può fare poco ovvero interviene sulla domanda ma, in Europa, l’inflazione è più legata all’offerta. Politica monetaria e Istituzioni, devono quindi lavorare insieme, per raggiungere il traguardo. Cosa mai accaduta dalla nascita dell’euro.

Cara bolletta

In una giornata “tesa” la buona notizia è che in Europa sembra esserci l’accordo per imporre un price cap alle importazioni di gas dalla Russia. In aggiunta il Governo italiano ha annunciato di essere pronto ad accantonare €10 mld per un nuovo Decreto volto a calmierare l’impatto del prezzo dell’energia su famiglie e imprese. Allo studio: crediti di imposta, rateizzazioni delle bollette, compensazioni fiscali, proroga del taglio delle accise e iva agevolata. Una decisione finale è prevista per la prossima settimana ma nel frattempo il Paese affronta nodi strutturali. Siamo, forse, l’unico al mondo che per alimentare l’export deve importare il 50% delle materie prime. Con un ulteriore elemento negativo: le importazioni sono rese difficoltose per l’inefficienza della rete logistica. Eppure l’Italia ce la fa, con un export che nel secondo trimestre dell’anno ha fatto segnare un ulteriore balzo in avanti. La fiducia nei confronti dell’Italia trova conferma nel fatto che dopo l’annuncio della BCE, Piazza Affari ha chiuso sui massimi del giorno, miglior listino d’Europa, portando la performance settimanale a +2%.

Apple rule

In un contesto geopolitico “volatile” Apple continua per la sua strada annunciando i nuovi iPhone 14, iPhone 14 pro max e gli indossabili. Prodotti che, secondo Tim Cook, possono fare cose straordinarie a cominciare dai servizi come lo streaming. In realtà si tratta di modelli abbastanza in continuità con i precedenti. Lontani quindi dal far out, lo slogan con cui Apple aveva creato attenzione sull’evento. Lo sguardo al futuro non sta quindi nei dispositivi ma nel loro posizionamento ovvero l’apertura verso l’uso di sistemi satellitari non solo per stabilire il posizionamento ma anche le comunicazioni. Apple ha fatto accordi con gli operatori satellitari di bassa orbita comprando la loro banda per offrila ai propri clienti in alternativa all’uso dei sistemi di comunicazione tradizionali. E considerato che gli iPhone non hanno la sim fisica ma il chip, significa che l’azienda di Cupertino lancia definitivamente la sfida al mondo delle Tlc tradizionali: i clienti sono soli miei. In controtendenza anche la scelta di non aumentare i prezzi spostando fuori dalla Cina la catena produttiva (in Vietnam). Apple pensa quindi che la crescita, di volumi, dei propri prodotti, continuerà.