Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Chi è capace non discute, chi discute non è capace” (Lao Tse)
La settimana dei mercati si è chiusa nuovamente al rialzo. Escludendo quella precedente, per l’indice MSCI World si tratta del decimo rialzo consecutivo che conferma come i listini siano ancora totalmente in un mercato toro. Per l’Europa si tratta invece della nona settimana consecutiva in verde. I temi di investimento restano gli stessi: in Usa i titoli tecnologici, in Europa quelli bancari. Nvidia ha chiuso la settimana in rialzo del 5%, trascinando al rialzo il Nasdaq, +2,7%, nonostante la debolezza di Apple, che, a causa del negativo flusso di notizie sulla disputa legale con l’Antitrust Usa, ha lasciato sul terreno poco meno dell’1%, mentre da inizio anno ha perso oltre il 10%. Ma la sorpresa più positiva è il movimento delle small cap statunitensi che hanno finalmente tenuto il passo delle large: S&P Small Cap 600 +1,9%, Russel 2000 +1,7% ed infine l’indice STAR che ha guadagnato l’1,4% superando l’FTSE Mib 40. Al contrario è stata una settimana molto difficile per il bitcoin che ha perso oltre il 9% riavvicinando la soglia di $60mila, dopo avere toccato il massimo storico di $77mila. Si allentano anche le tensioni sui prezzi delle materie prime: il petrolio e il gas, così come l’indice dei noli hanno chiuso in rosso, allontanandosi da massimi di periodo. Il calendario macro della prossima settimana vede al centro il dato del Pil statunitense nel quarto trimestre del 2023, che sarà diffuso giovedì alle 13:30 e l’indice dei prezzi delle spese personali nel mese di febbraio in Usa previsto alle 13:30 di venerdì.
Tesla sempre meno magnifica
Secondo Bloomberg News, Tesla avrebbe ridotto la produzione di veicoli elettrici (EV) in Cina a causa di una frenata delle vendite di veicoli “verdi” e dell’aumento della concorrenza nel più grande mercato automobilistico del mondo. Il titolo da inizio anno perde oltre il 30%, la peggiore performance tra i cosiddetti “Magnifici 7”, nonostante il +3% della settimana appena conclusa. L’agenzia di stampa finanziaria ha riportato che la società di proprietà di Elon Musk ha modificato l’orario di lavoro dei suoi dipendenti nello stabilimento di Shanghai, passando da sei giorni e mezzo a cinque giorni alla settimana, con ripercussioni sulla produzione del veicolo sportivo di base Model Y e della berlina Model 3. Se da un lato Tesla ha registrato un +17% delle vendite di autovetture in Cina dall’altro ha registrato una riduzione delle consegne di veicoli. Pesa la concorrenza locale come BYD Co. che offre veicoli meno costosi con tecnologia avanzata, mentre la casa automobilistica statunitense resta ancorata ai 2 modelli introdotti prima del 2020, il Model 3 e il Model Y, che hanno ricevuto solo aggiornamenti minori. Inoltre, Tesla sta affrontando un calo generale della domanda di veicoli elettrici non solo in Cina, ma anche negli Stati Uniti e in Europa dove sta attuando una politica dei prezzi molto aggressiva a danno della marginalità, per sostenere i volumi di vendita. Cosa che hai mercati piace molto poco.
2024 poco lussuoso
Dopo i record del 2023 il nuovo anno inizia con un profit warning per l’industria del lusso. Il gruppo francese Kering ha infatti rilasciato un allarme profitti con le vendite di Gucci, il marchio italiano che rappresenta circa i due terzi dei profitti, che scenderanno del 20% nel primo trimestre del 2024 a causa di un calo più ripido del previsto nella regione Asia-Pacifico. Nel complesso, le vendite di Kering, che possiede anche marchi quali Balenciaga e Saint Laurent, scenderanno di circa il 10% nel trimestre. Notizia che ha fatto crollare le quotazioni del titolo (-12% il bilancio della settimana) trascinando con se anche quelle dei concorrenti Prada, LVMH, Hermes, Dior. Un fulmine a ciel sereno se consideriamo che BofA- Bank of America ha calcolato come i ricavi del settore lusso siano cresciuti del 7% nel quarto trimestre 2023 spingendo in alto i prezzi di Borsa del 19% in 12 mesi così come le valutazioni: 25 volte P/E, +10% rispetto alla media storica. La reazione degli operatori è stata quindi guidata da prese di beneficio. In questo contesto si mette in luce Fope, società di gioielleria quotata sul listino Euronext Growth Milan, che ha chiuso la settimana in rialzo di oltre il 2%, dopo avere riportato risultati di bilancio particolarmente solidi. In particolare l’Ebitda margin si è attestato al 25,4%, nonostante nel corso dell’anno siano stati sostenuti importanti spese di comunicazione e marketing.