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Insights 28 Feb 2024

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Il lusso è una necessità che inizia quando la necessità finisce” (Coco Chanel)

Primi segnali di recessione. In Usa per la prima volta il set di dati macroeconomici sono stati peggiori delle attese mostrando una debolezza inattesa dell’economia. Gli ordini di beni durevoli a gennaio hanno registrato una flessione dello 0,3% rispetto a +0,2% atteso, mentre la fiducia dei consumatori a febbraio è stata pari a 106,7 punti, sotto la stima di 114,8 e 110,9 della rilevazione precedente. Notizia che ha frenato il rialzo dei rendimenti del T-Bond che hanno ritracciato dopo avere toccato i massimi da inizio dicembre 2023. Il dato consolida le aspettative di un primo taglio di 25 punti base da parte della Fed nel mese di giugno, ovvero con una probabilità del 53%, e addirittura del 10% che il taglio sia di 50 punti, portando il tasso di riferimento sotto il 5%. In Europa le aspettative sono ancora più ottimistiche soprattutto dopo le parole di ieri di Christine Lagarde sulla dinamica dei salari ovvero che la crescita rimane forte in tutta la zona euro, ma le imprese potrebbero assorbire parte di questo aumento attraverso margini di profitto più bassi piuttosto che aumentando i prezzi. Oggi è in programma la diffusione del market mover macro della settimana: alle 14:30 il PIL Usa nel quarto trimestre 2024, che dovrebbe essere aumentato del 3,3% su base annua rispetto al +4,9% della rilevazione precedente. Attenzione anche alle 11:00 ovvero l’asta del BTP a 10 anni che avviene in concomitanza con il collocamento del BTP Valore, che continua ad andare a ruba tra i piccoli risparmiatori.

Annual Market Report

Integrae SIM ha presentato i risultati dell’Annual Market Report 2024 a cura del proprio Ufficio Studi. Il documento fornisce un overview sui trend dei mercati finanziari nel 2023, un approfondimento sul contesto globale, europeo ed italiano delle IPO nell’anno appena concluso, identifica i principali attori della filiera della consulenza ai fini dell’ammissione in Borsa, analizza le partecipazioni dei più rilevanti investitori istituzionali sull’Euronext Growth Milan e si conclude con le aspettative per l’anno 2024. In particolare l’analisi degli esperti ha evidenziato: una significativa crescita dell’attività di trading sul mercato Euronext Growth Milan, che la Francia è primo il Paese estero investitore su Euronext Growth Milan mentre il fondo pensione norvegese il primo singolo investitore. Il 2023 ha invece fatto segnare il record storico di società che compongono il listino delle PMI ad alto potenziale di crescita ed infine Integrae SIM si conferma leader di mercato per numero di operazioni e nel ruolo di Euronext Growth Advisor, Global Coordinator e per la produzione di ricerca di analisi fondamentale. Per Luigi Giannotta, Direttore Generale di Integrae SIM: «Il 2023 è stato un anno di importanti transizioni e sfide per l’economia globale, con impatti significativi che si proiettano nel futuro. In questo contesto, i mercati italiani mostrano comunque performance in crescita e un ottimo afflusso di quotazioni, segnale positivo della capacità delle aziende di navigare le sfide macroeconomiche e capitalizzare le opportunità di crescita anche in prospettiva di un 2024 in progressiva ripresa».

IPO è bello

Per dare un futuro e visibilità a un’impresa di successo, la quotazione in Borsa rappresenta sempre un’opzione strategica. È in caso di Shein, l’azienda di fast fashion, fondata in Cina e popolare tra i giovani della generazione Z di tutto il mondo, che sta cercando di quotarsi a New York anche se non mancano le difficoltà per la resistenza di alcuni politici statunitensi che hanno fatto accendere un faro alla SEC, l’autorità di vigilanza dei mercati finanziari Usa. In questo contesto potrebbe inserirsi Londra: il Ministro delle Finanze britannico Jeremy Hunt avrebbe avuto colloqui con il presidente esecutivo di Shein, Donald Tang, che ha manifestato interesse per una quotazione nel Regno Unito. La Borsa di Londra è stata recentemente scossa dal delisting di importanti società (come in Piazza Affari) e dalla mancanza di nuove quotazioni (in controtendenza rispetto all’EGM), e Shein potrebbe dare una spinta importante. Il marchio di moda, ora con sede a Singapore, ha presentato domanda per un’offerta pubblica iniziale a New York l’anno scorso e successivi scambi nel private market hanno valutato l’azienda a circa $50 miliardi. Nell’ipotesi di collocamento tra il 20% – 25% del capitale a tale valutazione, supererebbe le quotazioni della compagnia petrolifera russa Rosneft nel 2005 e del gigante minerario Glencore Plc nel 2011. Sarebbe inoltre il doppio della dimensione della quotazione di Arm Holdings Plc a New York.