Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Non sempre ciò che viene dopo è progresso” (Alessandro Manzoni)
Dall’euforia alla selettività. Dopo essere entrati ufficialmente in un mercato Toro, ed avere trascorso 248 giorni di trading in un mercato Orso, i listini statunitensi continuano a salire. Secondo Bank of America dopo l’ingresso nel mercato rialzista, l’S&P 500 ha continuato a crescere nei 12 mesi successivi nel 92% dei casi (contro il 75% medio complessivo), con un rendimento medio del 19% (contro il 9% medio complessivo) sulla base di dati risalenti agli anni ’50. Anche Piazza Affari si muove al rialzo, sebbene non abbia ancora superato le principali soglie di resistenza che la proietterebbero su livelli molto più elevati di quelli attuali. Non ci dimentichiamo infatti che il listino nazionale tratta al 40% sotto i massimi storici. Ma attenzione: il 70% del rialzo del 2023 è arrivato nelle prime settimane dell’anno. Per chi è rimasto alla finestra entrare ora sul mercato potrebbe essere un azzardo. Per questo la seconda parte del 2023 dovrebbe essere incentrata sulla selettività e la ricerca di storie di valore. caratteristiche che si possono riscontrare all’interno del listino Euronext Growth Milan, dedicato alle Pmi ad alto potenziale di crescita, composto da poco meno di 200 società in buona parte oggetto di copertura da parte dell‘ufficio studi di Integrae SIM.
Banche centrali all’orizzonte
In attesa delle decisioni delle banche centrali che si riuniranno mercoledì (Fed) e giovedì (Bce) oggi sono attesi dati macro importanti: alle 8:00 l’indice dei prezzi al consumo in Germania a maggio (atteso a +6,1% su base annua), alle 11:00 l’indice ZEW sulle condizioni economiche tedesche (atteso a -40), alle 14:30 l’indice principale dei prezzi al consumo a maggio in Usa (atteso a +5,3% su base annua). Dati che potrebbero influenzare non tanto le decisioni imminenti dei banchieri quanto quelle delle riunioni di luglio e settembre. Il game changer sarà comunque la misura del rallentamento dell’inflazione core, vero termometro dello stato di surriscaldamento dei prezzi. La Fed è noto, non ama sorprendere i mercati finanziari, come fatto invece di recente dalla banca centrale canadese ed australiana. Un contesto che allarga lo spread dei giudizi delle banche d’affari sul futuro: per Goldman Sachs l’S&P 500 salirà a 4.500 punti entro fine anno, Morgan Stanley invece lo vede a quota 3.900, infine gli strategist di BofA secondo i quali con un S&P 500 scambiato a 20 volte non c’è il motivo per essere ribassisti: “Quando gli utili calano come oggi, i rapporti P/E si espandono. È solo matematica”
La fine di un’epoca
Silvio Berlusconi è mancato all’età di 86 anni. Solo il tempo, ovvero la storia potrà giudicare l’operato di un innovatore energico, che ha avuto un impatto significativo sull’imprenditoria italiana, avviato con la rottura del monopolio dell’informazione nazionale, in assenza di una legge (come avvenuto invece con l’Antitrust negli Usa all’inizio del 900). Un contesto che rende difficile la lettura della fase che ci attende da oggi in poi. Ci saranno sicuramenti momenti di ristrutturazione dell’impero mediatico che ha fatto il proprio ingresso in Borsa nel 1996. In Piazza Affari tutti i titoli hanno chiuso in rialzo nel primo giorno di contrattazione post evento. Secondo gli operatori in futuro le quotazioni potrebbero essere superiori a quelle attuali, ma siamo sempre nell’ambito delle “scommesse emotive” su scenari impensabili quando il fondatore era in vita ovvero la contendibilità sulle sue imprese che potrebbe vedere un ruolo da parte dei francesi di Vivendi ancora presenti nel capitale.