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Insights 1 Giu 2023

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«L’Italia è l’unico Paese al mondo dove è nata prima la cultura e poi la nazione, non esiste nessun altro luogo al mondo». (Roberto Benigni)

L’ultima seduta di maggio si è chiusa in territorio negativo per le principali piazze finanziarie. Un colpo di reni dell’orso che ha spinto il dato cumulato del mese in rosso, come da stagionalità. Il particolare Piazza Affari ha lasciato sul terreno oltre il 2%, in una giornata in cui però sono arrivate molte belle notizie per la nostra economia. La revisione al rialzo del Pil nel terzo trimestre, il livello record del fatturato dell’industria italiana nel 2022, l’aumento delle stime di crescita del Pil nel 2023 per l’Italia da parte di Moody’s: +0,8%, rispetto al +0,3% stimato in precedenza. Ieri si è inoltre concluso il mandato da Governatore della Banca d’Italia di Ignazio Visco. Il suo discorso finale è stato focalizzato sul debito italiano, pari a 1,5 volte la media europea e la necessità di intervenire con le riforme per renderlo sostenibile e riallinearlo al resto dei Paesi dell’Unione. In primo piano anche l’invecchiamento della popolazione in età da lavoro: se puntiamo solo sulla natalità i giochi sono fatti. Le aspettative di inflazione sono ora ancorate al 3%, grazie all’intervento deciso dalla Bce, ma la transizione da politica monetaria restrittiva a espansiva sarà dolorosa. Manca infine l’unione bancaria e dei capitali europea, che saranno a questo punto le priorità del successore.

L’Italia va

L’inflazione rallenta e l’economia cresce, più di Germania e Francia. Questi i più recenti dati macro che riguardano l’Italia. Una bella notizia per il nostro mercato azionario e per i bond, che possono beneficiare di una inversione di tendenza della politica monetaria. Non a caso nel giorno dell’annuncio, il rendimento del Btp a 10 anni e lo spread sono calati sensibilmente. In dettaglio l’inflazione in Italia maggio è salita dello 0,3% su base mensile, dal +0,4% di aprile, ma sotto le attese di -0,2%. Meglio sono andate le cose in Germania dove, sempre a maggio, l’inflazione è calata dello 0,1%, rispetto al +0,6% atteso e al +0,4% di aprile. Su base annua l’aumento è del +6,1%. Ma la Germania è in recessione tecnica, l’Italia no. Questo spiega, in parte, la differenza in termini di trend del costo della vita. Ma nonostante le buone notizie continuano a soffiare venti di burrasca dagli Usa: non vi è infatti ancora certezza sull’accordo politico per alzare il tetto del debito. Lunedì è la dead line per non andare in default. Oggi son attesi nuovi importanti dati macro: alle 14:30 la variazione dell’occupazione non agricola a maggio, che potrebbero condizionare da subito il trend dei listini nel mese di giungo.

Il Btp ha valore

Nel giorno in cui viene annunciato che Il Pil italiano cresce più di Germania e Francia il Ministero del Tesoro (Mef) annuncia il lancio del Btp Valore. Un prodotto riservato agli investitori retail, che cercano un prodotto finanziario a basso rischio ma in grado di difendere i risparmi dall’inflazione che nei prossimi 4 anni, che dovrebbe essere in media, inferiore alla cedola in distribuzione. Per chi conserverà il titolo sino a scadenza, ovvero il 2027, è previsto un premio in termini di rendimento aggiuntivo. Non sono infine previste commissioni di collocamento. Attraverso il Btp Valore il Mef, punta a convogliare una parte del debito pubblico nelle mani dei risparmiatori individuali che nelle ultime emissioni hanno rappresentato il 9% dei sottoscrittori. Nel luglio 2020, al momento del lancio di Btp Futura, anch’esso pensato soltanto per il retail, questa quota si aggirava intorno al 4%. Obiettivo condivisibile se pensiamo che un debito pubblico posseduta dai cittadini, come da esempio accade in Giappone, rappresenta una diga nei casi di shock e aumento della volatilità.