Il punto sul mercato di Integrae SIM
«Basta poco per rimproverare un uomo, ma occorre molto tempo per dimenticare un rimprovero». (Proverbio Cinese)
Contrariamente alla tradizione il mese di maggio non è stato all’insegna del Sell. I listini europei si sono mossi intorno alla parità, così come Wall Street con l’eccezione del Nasdaq che ha messo a segno un rialzo superiore al 6%. Il terzo mese di fila al rialzo. A trascinare il listino high-tech l’onda dell’intelligenza artificiale che ha spinto i titoli più esposti a questa tecnologia sui massimi storici ovvero Microsoft e Nvidia, primo produttore di chip nella storia a raggiungere $1 trillione di capitalizzazione. Il mese di giungo potrebbe quindi essere quello di scelte più nette? Le grandi incognite sono rimaste ancora irrisolte ovvero tetto al debito Usa e politica monetaria di Fed e Bce. Il prossimo 12 giugno si riunirà la Fed e, da alcuni giorni, i trader hanno iniziato a ipotizzare che non ci sarà alcuna pausa nel rialzo dei tassi, ed anzi sarà effettuato un nuovo rialzo da 25 punti base. Le probabilità sono salite al 70%, rispetto al 23% di un mese fa. Attenzione però: l’inflazione in Usa è al 4,9% mentre i tassi sono al 5,5%, quindi si è trovato un certo equilibro mentre in Europa le cose stanno molto diversamente: +8% il costo della vita ad aprile rispetto al +3,75% del tasso di riferimento della Bce. I ritardi nella definizione dell’accordo sul tetto al debito Usa, non fanno che aumentare l’incertezza anche considerato che, il prossimo 5 giugno il Ministero del Tesoro Usa finirà le riserve di contante e senza ulteriore indebitamento dovrà dichiarare fallimento.
La Cina torna di moda
Da alcuni mesi la Cina è tornata al centro degli interessi del mercato. Il gigante asiatico, dopo il congresso del partito comunista che ha incoronato Xi Jinping, ed eliminato le restrizioni dovute al Covid, è tornato a crescere ai ritmi pre-pandemia. Scenario che ha spinto Ubs a rivedere le scelte di asset allocation: semaforo rosso per l’azionario Usa, che tratta su valutazioni elevate e può cadere al primo segnale negativo (inaspettato rialzo tassi ad esempio), giallo per l’Europa dove la stagione degli utili è stata migliore degli Usa ma la politica monetaria continuerà ad essere restrittiva sino a fine anno, semaforo verde per la Cina perché ci sono tutte le condizioni per stupire sul fronte della crescita economica. Ma al netto delle scelte geografiche i dati macro continuano ed essere il principale parametro per determinare scelte di politica monetaria di Fed e Bce. Attenzione oggi alle 16:00 la statistica sui nuovi lavori JOLTs ad aprile, in attesa del dato sul mercato del lavoro di venerdì. Sorprende invece il forte calo del prezzo del petrolio sceso ieri di oltre il 4% sotto la soglia dei $70 (contratto WTI) per la prima volta da un mese in attesa della riunione dell’Opec + del prossimo 4 luglio. Un segnale che la tanto attesa recessione, probabilmente è alle porte.
Arriva la gigafactory Made in Europe
Anche l’Europa ha la propria gigafactory. Grazie a una JV tra Stellantis, Mercedes Benz e Total Energies, sostenuta dai rispettivi Governi, nascerà Automotive Sales Company, il primo produttore europeo di batterie per auto elettriche. Un progetto ambizioso, da €7 miliardi di investimenti, per sostenere la transizione energetica verso la mobilità elettrica che partirà con una capacità produttiva di 13 gigawattora, per poi salire a 40 entro il 2030. Ma questa è sola la prima gigafactory europea, entro il 2025 nascerà quella in Germania e nel 2026 in Italia (a Termoli). L’Europa fa rete per stare al passo con gli Stati Uniti, e mantenere una posizione competitiva nell’industria dell’automotive del futuro. La mobilità sostenibile, e in senso più allargato le smart city, sono driver industriali importanti per l’Italia ed anche per Piazza Affari. Su Euronext Growth Milan, il listino delle Pmi ad alto potenziale di crescita, sono quotate alcune società esposte a questo trend e tra queste Convergenze e Reti, che risultano essere anche società benefit, ed oggetto di copertura da parte di Integrae SIM.