Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Un giorno le macchine riusciranno a risolvere tutti i problemi, ma mai nessuna di esse potrà porne uno” (Albert Einstein)
La settimana borsistica che inizia oggi sarà ancora condizionata dalle decisioni di politica monetaria assunte in quella precedente da Fed e Bce e che hanno portato i principali listini mondiali a chiudere in maniera mista. I falchi restano in maggioranza all’interno dei board delle rispettive banche centrali, forti dei dati macroeconomici che rafforzano la recrudescenza dell’inflazione, in particolare il mercato del lavoro Usa sui massimi storici. Jerome Powel ha fatto capire come nei prossimi mesi non ci saranno ulteriori rialzi, in Europa invece sono attesi almeno due se non tre aumenti, con la prospettiva da raggiungere il 4,25/4,50% entro fine anno. In questa prospettiva molta attenzione mercoledì alle 8:00 ai dati sull’inflazione in Germania ad aprile: atteso un aumento dello 0,4%, rispetto al +0,8% della rilevazione precedente. Nel pomeriggio, a partire dalle 14:30, l’indice principale dei prezzi al consumo in Usa ad aprile visto in aumento dello 0,4% su base sequenziale e del +5% su base annua. Giovedì alle 13:00 la banca d’Inghilterra prendere una decisione sui tassi di interesse, previsto un aumento di 25 punti base ovvero il 4,50%, mentre alle 13:00 sarà reso noto il verbale dell’ultima seduta del FOMC. Infine alle 14:30 i prezzi alla produzione in Usa ad aprile: atteso un aumento dello 0,3% su base sequenziale rispetto al -0,5% del mese precedente.
Recessione all’orizzonte?
L’ipotesi di una recessione nella seconda metà del 2023 si fa più concreta. E’ questa la speranza a cui si aggrappano gli operatori per alimentare a continuazione della fase “toro” del mercato, ed in particolare i settori più esposti al ritorno della fase espansiva della politica monetaria. Come spiegato in precedenza questo scenario si scontra con la recrudescenza dell’inflazione ma dobbiamo prendere atto che da inizio anno i principali vettori energetici sono tutti in rosso, -52% il gas naturale, -11% il petrolio. Il raffreddamento dell’inflazione lato componente energia è la precondizione per rallentare il rialzo di quella definita “core” ovvero che esclude i prezzi dell’energia. Statistica che guiderà le scelte della politica monetaria nei prossimi mesi. In questo scenario gli operatori potrebbero quindi innescare una rotazione settoriale dai titoli growth, che hanno guidato il rialzo sino a questo momento, ai value ed in particolare quelli meno esposti al rialzo dei tassi di interesse ovvero meno indebitati. Caratteristica tipica delle società di eccellenza del Made in Italy che in Piazza Affari sono presenti sul segmento Star di Euronext Milan, e sul listino delle Pmi ad alto potenziale di crescita ovvero l’Euronext Growth Milan. Società di eccellenza, con solidi fondamentali ovvero generazione di cassa e poco debito, anche grazie ai proventi delle IPO che consentono di disporre di risorse finanziarie per la crescita in un momento in cui, come ha dichiarato la stessa Bce, il sistema bancario ha stretto i cordoni del credito.
La sfida dell’AI
Il dibattuto futuro dell’intelligenza artificiale sta rubando quasi la scena a quello sulla politica monetaria. La ricerca della parola Artificial Intelligence su Google, ha fatto segnare il nuovo massimo degli ultimi 3 mesi. Un trend iniziato nei primi giorni di maggio con le dichiarazioni di Geoffrey Hinton, pluripremiato scienziato informatico, noto come il “padrino dell’AI”, che condivide le sue preoccupazioni sullo sviluppo incontrollato di nuovi strumenti di intelligenza artificiale. “Ho cambiato opinione – ha detto Hinton, 75 anni, in un’intervista al MIT Technology Review – penso che questi strumenti saranno molto più intelligenti di noi in futuro”. Persino Sam Altman, presidente di OpenAI, ha affermato che il mondo potrebbe non essere “lontano da strumenti di intelligenza artificiale potenzialmente spaventosi“. Pochi giorni dopo la Casa Bianca ha annunciato di voler creare standard nazionali e internazionali per le tecnologie emergenti; in particolare, il governo statunitense ha identificato otto settori tecnologici che avranno un impatto economico significativo nel prossimo futuro. Fra queste, oltre a intelligenza artificiale, nuove tecnologie di rete e comunicazione, biotecnologie e semiconduttori, vi sono anche registri distribuiti (DLT) e infrastrutture per le identità digitali. Un contesto che vede coinvolta anche la piazza finanziaria milanese ed in particolare il listino Euronext Growth Milan dove sono quotate alcune società esposte al trend del deep tech, tra queste Spindox oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae Sim.