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Insights 10 Mar 2023

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Il viaggio non è mai una questione di soldi, ma di coraggio” (Paolo Coelho)

La ripresa sarà a “V” oppure a “U”? Se lo è chiesto Frank Appel, amministratore delegato di Deutsche Post DHL Group secondo il quale i volumi stanno tornando, e la recessione non sembra all’orizzonte. La domanda di spedizioni da parte del segmento business è in calo mentre molto meno marcato è il rallentamento da parte del segmento retail. Un comportamento simile a quanto accaduto in occasione della crisi finanziaria del 2009, che fu forte ma recuperata rapidamente. Se quindi nonostante l’inflazione i privati restano attivi e spendono ciò significa che c’è fiducia nel futuro e i salari o quantomeno i risparmi accumulati durante la pandemia stanno compensando la perdita del potere di acquisto. Per questo nonostante oramai sia chiaro che sia la Bce che la Fed porteranno il target del costo del denaro rispettivamente sopra il 3% e il 5%, i mercati restano intonati positivamente. Il punto è di quanto le soglie saranno superate e per quanto tempo si resterà su tali livelli. Attenzione quindi ai dati macro in uscita oggi: alle 8:00 l’inflazione in Germania a febbraio: +0,8% la crescita attesa su base sequenziale e +9,3% su base annua. Alle 14:30 è invece il turno delle buste paga del settore non agricolo a febbraio in Usa e il tasso di disoccupazione a febbraio. Ricordiamo che lo stato di salute del mercato del lavoro è la variabile in questo momento più attenzionata dalla Fed per prendere le proprie decisioni in assenza di forward guidance. Alle 16:00 infine un discorso della presidente della Bce Christine Lagarde.

Una stagione di sorprese positive

La stagione delle trimestrali del quarto trimestre 2022 in Piazza Affari è variegata, ma sinora, nel complesso, in linea con le attese. Ma al di la della lettura dei bilanci 2022 quello che si sta manifestando più concretamente è che alcune aziende aumentano il dividendo e altre avviano buy back. In entrambe i casi si tratta di notizie positive che denotano la fiducia del management sullo stato di salute delle aziende ovvero la stabilità delle attività ordinarie della società. Anche il buy back ha i suoi pregi: rafforza il patrimonio delle società e riduce il numero di azioni in circolazione e quindi incrementa gli utili per azione a favore degli azionisti. Dall’altro lato della medaglia però il fatto che l’acquisto di azioni proprie sottrae risorse allo sviluppo dell’azienda. Ma in momenti di incertezza come quelli attuali può essere considerata una strategia corretta in attesa che si presentino migliori opportunità anche di crescita per linee esterne.

Arriva il nuovo nucleare italiano

Eni ha reso noto di avere firmato un accordo di cooperazione con Cfs (Commonwealth Fusion Systems), spin-out del Massachusetts Institute of Technology (Mit) per accelerare l’industrializzazione dell’energia da fusione nucleare. Il cane a sei zampe è stata la prima società energetica a credere e investire in questa tecnologia che, una volta portata a livello industriale, potrà dare un contributo davvero importante alla transizione energetica. Un sostegno confermato anche nel mega round da $1,8 miliardi del dicembre 2021, a cui hanno preso parte (oltre Eni) anche Google e Bill Gates. La prima centrale elettrica di Cfs basata sulla fusione a confinamento magnetico all’inizio del prossimo decennio, avendo poi davanti a noi quasi vent’anni per diffondere la tecnologia e raggiungere gli obiettivi di transizione energetica al 2050. Positivo che nel futuro di questa tecnologia ci sia un pezzo di Italia che si conferma tra i paesi leader al mondo nel campo dell’ingegneria e del project management per la transizione energetica.