Home / Insights / Il punto sul mercato di Integrae SIM
Insights 23 Feb 2023

Il punto sul mercato di Integrae SIM

La salute ci consente di godere la vita, la malattia di comprenderne meglio il significato” (Emanuela Breda)

Sui mercati torna l’incertezza alla vigilia dell’anniversario dello scoppio della guerra. La perturbazione è iniziata negli Usa dove nel corso delle ultime 5 sedute, Nasdaq ed S&P 500 hanno lasciato sul terreno poco meno del 5% annullando il 50% del guadagno da inizio anno. Non si è salvata neanche Piazza Affari, che ieri ha chiuso la quarta seduta consecutiva al ribasso, -1,5%, in una settimana, ma sempre al comando della classifica da inizio anno con un +14%, distanziando di quasi il 5%, l’Eurostoxx 50 e Madrid. Meno buone le notizie lato obbligazionario: l’instabilità politica scoppiata nel Governo per alcuni provvedimenti economici (abrogazione delle norme sul superbonus edilizio) e politica estera (rapporti con Kiev), hanno fatto risalire lo spread a un passo dai 190 punti e soprattutto il rendimento del Btp decennale al 4,6%. Torna a salire anche il future Ttf sul gas tornato intorno ai 50 punti dopo avere fatto segnare il nuovo minimo a 17 mesi. Lato valutario da segnalare la debolezza del dollaro, con il dollar index (ovvero il biglietto verde contro un paniere di valute) sui massimi da 1 mese, confermando come le aspettative di rendimento, da parte del mercato, restino impostate al ribasso. I verbali Fomc usciti ieri sera, hanno confermato la linea dei falchi: spinta per rialzi di 50 punti base per portare l’inflazione verso il target del 2% quest’anno ed evitare che si ripetano scenari come quello degli anni ’70, quando i tassi dovettero essere alzati ripetutamente, e alta probabilità che l’economia entri in recessione nel 2023.

L’atterraggio morbido

Se i verbali della Fed non hanno sorpreso i mercati, crescono le preoccupazioni che, complici i dati macro in uscita nelle prossime settimane, ad esempio il CPI in uscita venerdì, possano portare i tassi di interesse oltre la soglia del 5,25%-5,5% che il mercato vede come punto di arrivo della politica monetaria. Le aspettative degli operatori continuano a sposare un atterraggio morbido dell’economia Usa, e un picco di inflazione già raggiunto. Il rally di gennaio riflette questa aspettativa, che se dovesse essere disattesa, potrebbe riportare le lancette indietro di diverse settimane. Scenario soft landing sostenuto dagli esperti di Citi, che vedono l’economia globale come estremamente resistente, nonostante gli shock del 2022 grazie anche il ritorno dei consumatori cinesi, che vanno a rafforzare gli Usa dove i consumi sono ai massimi nonostante l’aumento del carrello della spesa. Contesto che vede favorita l’Europa, almeno così la pensa Christian Schmitt, portfolio manager di Ethenea Independent Investors, secondo cui c’è uno sconto strutturale delle azioni europee rispetto agli Usa, ma con la forte crescita dei fondamentali nel 2022 questo sconto si è ampliato e c’è un ulteriore potenziale di sovraperformance per i titoli continentali, stimabile in un +18% anche solo tornando alla tendenza centrale degli ultimi 13 anni.

Il Tech pensa alla salute

Dopo essere stato il peggior settore del 2022 il tech, nel 2023 continua a dare segnali contrastanti. Secondo il Washington Post, Meta si appresterebbe ad annunciare un nuovo piano di licenziamenti e a declassare la prima linea di management. A novembre 2022 la compagnia aveva comunicato il taglio dell‘11% della forza lavoro ma Zuckemberg dichiarato che sarebbe stata l’ultima. Contesto che fa pensare come il piano di razionalizzazione e recupero di efficienza non stia dando i risultati sperati. Tendenza che potrebbe quindi essere seguita da altre società del settore. Non se la passa bene neanche Intel ai minimi da 16 anni, dopo avere chiuso due trimestri in perdita di fila, cosa mai accaduta negli 30 anni. Tagliato quindi il dividendo ai minimi dal 2007 per preservare la cassa. Unica buona notizia le indiscrezioni secondo cui Apple starebbe per annunciare l’ingresso nel mercato sanitario, ovvero il lancio di una funzione dell’Apple Watch per monitorare il sangue ed in particolare il diabete.