Il punto sul mercato di Integrae SIM
“La musica è come la vita: si può fare in un solo modo, insieme” (Ezio Bosso)
Torna il segno positivo su Piazza Affari che non arresta il rialzo dopo avere chiuso la terza settimana consecutiva in positivo ed essersi portata a ridosso dei massimi di inizio 2022.La nostra Borsa non solo ha recuperato tutto il terreno perduto nel corso del 2022 ma sta rivedendo al rialzo i massimi degli ultimi 5 anni. La soglia di 27mila punti, se confermata almeno a livello di chiusura mensile, potrebbe rappresentare il punto di partenza per un ulteriore rialzo anche considerato che il listino italiano che tratta ancora il 40% sotto i massimi storici mentre le altre piazze finanziarie sono molto più vicine. L’Italia vive una fase positiva e di fiducia anche grazie alla ritrovata stabilità politica confermata dopo le elezioni regionali di ieri che hanno evidenziato la netta vittoria dei candidati vicini alla premier Giorgia Meloni nelle due regioni più ricche del Paese. Per misurare la fiducia dei mercati nel Paese attenzione alle aste di titoli di stato previste domani alle 11: BTP a 3 e 7 anni. I rendimenti delle aste precedenti si erano posizionati rispettivamente a 3,26% e 3,77%. Nel pomeriggio in Usa, è invece il turno del dato più rilevante della settimana ovvero dell’indice dei prezzi al consumo nel mese di gennaio. Atteso un calo su base annua (+6,2%) e un aumento su base sequenziale (+0,5%). La Fed incombe.
Il rischio c’è ma non si vede
Stiamo passando da un eccesso di pessimismo a un eccesso di ottimismo? Lo sostiene Coface, multinazionale di assicurazione del credito, che in occasione della propria conferenza annuale di Parigi sui rischi globali, mette in guardia sul fatto che i rischi emergenti non vengano abbastanza tenuti in considerazione dai mercati. La domanda che si pongono gli esperti è se stiamo entrando in un nuovo mondo oppure no. La risposta è positiva, ovvero si sta passando da una logica bipolare a multipolare. In questo contesto è difficile trovare punti di refirimento, quali siano le regole del nuovo “regime”, per cui torna di attualità il rischio politico a cui si aggiunge però anche quello climatico per cui inflazione e tassi reali positivi potrebbero essere la conseguenza della nuova normalità. Rischi globali che restano latenti, che esistono anche se non si sono materializzati. Il mondo resta quindi incerto e sono attesi nuovi shock che potrebbero incidere sulla crescita. Il rischio è il navigatore delle strategie di investimento e non avere le idee chiare su questa variabile può costare molto ai propri risparmi.
Il digitale non cambia la musica
Il Festival di Sanremo è stata l’occasione per riflettere sui cambiamenti nel mondo dei diritti musicali. I cantanti per anni hanno guadagnato con le vendite dei dischi ma a partire dal 2000, con la nascita di Napster, il digitale ha impattato profondamente sull’industria. La “bit” music ha superato quella fisica in termini di volume d’affari ma insieme hanno raggiunto livelli ben superiori agli anni ‘90. Al download, e poi lo streaming, si è infine aggiunto un mercato live molto florido. Il pubblico ascolta molto i concerti ed apprezza gli eventi, come Sanremo, e le relative esperienze. Il futuro? L’intelligenza artificiale che potrebbe arrivare a scrivere canzoni e colonne sonore. Ma chi paga i diritti d’autore all’intelligenza artificiale? Manca il framework giuridico che è alla base dell’industria dei diritti musicali. Uno dei rischi è il plagio perché l’intelligenza artificiale si ispira a banche dati, all’interno delle quali ci saranno probabilmente vecchie canzoni. La creatività sarà quindi una delle ultime cose che l’intelligenza artificiale riuscirà a sostituire. Molto più facilmente sarà in grado di operare su base mnemonica. Ancora grandi spazi di rialzo quindi per l’intelligenza artificiale e le società esposte a questo trend, presenti anche in Piazza Affari ed in particolare l’Euronext Growth Milan.