Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Ho passato poco tempo con i miei figli” (Leonardo Del Vecchio)
Sulla storia, l’esperienza umana e imprenditoriale del secondo uomo più ricco d’Italia (con $27 miliardi circa di patrimonio stimato secondo Forbes) scriveranno abbondantemente le grandi firme del giornalismo italiano. Ci limiteremo a segnalare che la morte, a sorpresa, di Leonardo Del Vecchio apre scenari importanti sul futuro di Essilorluxottica (partecipata al 32% dalla cassaforte di famiglia Delfin), Mediobanca (19,4%) e Generali (9,8%). In queste ultime due l’imprenditore è stato impegnato a lungo per ottenerne il controllo, ma senza successo. L’eredità del Martinitt milanese è nelle mani dei 6 figli e della terza moglie che dovranno “pacificamente” condividere il governo di Delfin pena depauperare il valore di €11 miliardi di asset. Gli investitori, al momento (chiusura in rosso per tutti i titoli della galassia Delfin), si aspettano un disimpegno degli eredi e quindi un grosso venditore sul mercato che potrebbe “cappare” la performance dei gioelli di famiglia nei prossimi mesi.
Occhiali e Metaverso
Il successo imprenditoriale di Leonardo del Vecchio, è per sua stessa ammissione, legata all’ossessione per essere il migliore nelle cose che faceva. Per questo ha sempre puntato sull’innovazione. Non stupisce quindi che all’inizio di maggio scorso, abbia incontrato Mark Zuckerberg a Milano. Al centro della discussione, i piani futuri della già consolidata collaborazione tra Meta e la più grande holding mondiale di produzione e vendita di occhiali e lenti in merito agli smart glass in uscita nei prossimi anni. Prodotto che dovrebbe essere uno dei device di riferimento (come lo è stato l’iphone nel campo degli smart phone) nel nascente mercato del metaverso. Bello pensare che nel futuro della nostra società, ancora una volta ci sarà la mano del genio imprenditoriale italiano.
La luce in fondo al tunnel?
Sempre più investitori di “peso”, l’ultimo in ordine di tempo è stato Michael Wilson, equity strategist presso Morgan Stanley, si chiedono se dopo il sell off dei mercati sia arrivato il momento di tornare a investire. Il calo dei prezzi di Borsa, unitamente a quello di alcune materie prime (petrolio -17% dai massimi a ridosso di $100) apre scenari che meritano attenzione, tra questi la prospettiva che i profitti siano impattati meno delle attese dalla recessione. Un dato rilevante è quello atteso venerdì ovvero l’inflazione a giugno nell’Unione Europea: atteso un dato pari all’8,4%, circa 4 volte il target della BCE. Ma attenzione, il costo della vita è in gran parte legato alla scarsità di offerta. Impatto che in Europa dovrebbe essere calmierato dalle politiche in materia di espansione economica (shock positivo di offerta) ovvero investimenti per ridurre la dipendenza dell’Europa dall’estero e di conseguenza meno colli di bottiglia nella supply chain e sui prezzi dell’energia. Per chi vede il bicchiere mezzo pieno lo scenario stagflattivo pare quasi scongiurato.