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Insights 14 Mar 2022

Il punto sul mercato di Antonio Tognoli

Una pubblica opinione non è il sostituto del pensiero (W. Buffett).

Nessun dato significativo per i mercati in uscita oggi. Le attese sono concentrate sul 16 marzo, quando parlerà Powell. Quali sono gli investimenti suggeriti dall’oracolo di Omaha a seguito dell’aggressione della Russia all’Ucraina e le sanzioni economiche e finanziarie che colpiscono non solo Mosca, ma tutto il mondo? Anche davanti alla forte volatilità (che più volte abbiamo messo in luce) Buffett ha dei punti fermi su come investire in caso di guerra. Questo uno dei suoi suggerimenti nel corso della guerra di Crimea del 2014: “l’unica cosa di cui puoi essere abbastanza sicuro è che se entrassimo in una guerra molto grande, il valore del denaro diminuirebbe, visto che è successo praticamente in ogni guerra di cui sono a conoscenza. L’ultima cosa da fare è detenere denaro durante una guerra”. In altre parole, secondo Buffet è meglio privilegiare gli investimenti in beni reali e azioni del comparto energetico, nell’oro e materie prime. Il suo ragionamento si basa su questa analisi: “durante la Seconda Guerra Mondiale, il mercato azionario è avanzato e il mercato azionario avanzerà nel tempo. Le aziende americane varranno più soldi, i dollari varranno meno, quindi sarà molto meglio possedere risorse produttive nei prossimi 50 anni, piuttosto che possedere pezzi di carta”.

Analizziamo la situazione attuale. Gli indicatori economici chiave USA segnalano una potenziale recessione che potrebbe trasformarsi in stagflazione. Sono diversi i fattori che segnalano che l’economia statunitense potrebbe essere vicina ad una recessione: la curva dei rendimenti invertita (anche se non tutte le inversioni hanno poi portato ad una recessione), uno shock sui prezzi delle materie prime, un inasprimento della politica monetaria della FED e un costo del lavoro crescente. E sembra esserci la possibilità che tutte e quattro accadano contemporaneamente. Secondo Goldman Sachs, la probabilità di una recessione USA nel 2023 è prossima a raggiungere il 35%.

Secondo diversi analisti, l’analisi è ancora più impietosa per l’Europa dove c’è un’alta probabilità di recessione, se la situazione non si normalizza rapidamente. I rischi includono lo shock dei prezzi energetici e quelli delle materie prime agricole, le interruzioni amplificate delle catene di approvvigionamento e la fiducia dei consumatori sempre più minata dalla guerra in corso.

Abbiamo visto i suggerimenti operativi di Buffet durante una guerra. Vediamo, secondo la nostra analisi, quali investimenti potrebbero offrire una redditività compatibile con il rischio con una potenziale recessione alle porte. Questi sono: le aziende dell’energia e dei materiali, insieme ai settori difensivi dell’assistenza sanitaria e dei servizi pubblici. Così come le industrie di prodotti chimici per l’agricoltura (vista la tensione nei mercati dei fertilizzanti). Ma anche gli immobili, che storicamente hanno offerto una buona protezione in periodi inflazionistici.