Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Non avere paura di chi controbatte, ma di chi elude” (Marie Von Ebner)
Il Nikkei sui massimi storici sopra i 40mila punti, è la notizia del giorno. Un movimento trainato dalla crescita dei titoli tecnologici ed in particolare quelli dei semiconduttori. Per questa ragione si trovano sui massimi di periodo anche la Borsa coreana e di Taiwan. Dall’altra parte dell’oceano c’è Nvidia, salita di oltre il 6% facendo segnare, anche in questo caso, il nuovo massimo storico. Ma cosa spiega questo movimento? È il FoMO ovvero il Fear of Missing Out, la paura di stare fuori. Gli operatori comprano i titoli che salgono per evitare di doverli pagare di più in futuro. Una strategia che si autoalimenta anche perché in questo modo la volatilità scende e di conseguenza si riduce la percezione del rischio. Stessa ragione per cui il Bitcoin è a un passo dal nuovo massimo storico. Cosa può invertire questa tendenza? Uno shock come risultati deludenti o un fattore esogeno come l’inasprimento delle tensioni geopolitiche con ricadute sulla politica monetaria. Ma di tutto questo all’orizzonte non c’è traccia. Le Borse continuano quindi a salire, ma sempre trascinate da un numero ristretto di titoli, mentre sono centinaia le azioni trascurate. Con alcune eccezioni: FAE Technology, quotata sul listino Euronext Growth Milan, società attiva nella produzione di schede elettroniche, salita ieri di oltre il 14% dopo l’annuncio di un accordo con Ray Ozzie, che assume il ruolo di Technology Advisor del Gruppo. L’imprenditore e innovatore statunitense, supporterà il Gruppo nell’estensione del proprio business model, con particolare attenzione alle opportunità offerte dall’intelligenza artificiale.
La settimana della Bce
Questa settimana di riunisce la Bce per decidere in materia di politica monetaria. Le previsioni di diversi economisti indicano che l’autorità monetaria prenderà ancora tempo sull’assunzione di decisioni sui tassi di riferimento: sarà il quarto meeting consecutivo con i tassi fermi al 4%. In questo caso saranno importanti le dichiarazioni della presidente Christine Lagarde nella tradizionale conferenza stampa post riunione del direttivo. In molti si aspettano che Madame Lagarde spieghi perché non ricorrano ancora le condizioni per una riduzione del costo del denaro ovvero quali siano i “pesi” all’interno del direttivo tra Falchi e Colombe. Tra queste sicuramente il governatore della Banca d’Italia Fabio Panetta che in occasione del congresso Assiom-Forex ha indicato come ci siano tutte condizioni per procedere a un allentamento monetario e ricordato che le stime che la Bce diffonderà a marzo offriranno importanti elementi per la prossima impostazione della politica monetaria. Non si tratta quindi di stabilire se, ma quando i tassi scenderanno. Prima del cambio della politica monetaria dovrà quindi cambiare la comunicazione della Bce, per questo la conferenza stampa di giovedì sarà probabilmente la più importante da diversi anni.
Le elezioni in Usa, si vincono in Borsa
Donald Trump potrà essere candidato alle elezioni presidenziali. La ha stabilito la Corte Suprema degli Stati Uniti esprimendosi sul ricorso presentato dal Tycoon contro la decisione del Colorado di escluderlo dalle elezioni. I nove giudici, di cui tre nominati proprio dall’ex presidente tra il 2017 e il 2020, hanno stabilito che i singoli Stati non possono impedire a qualcuno di essere eletto sulla base della Costituzione, senza che via sia una pronuncia del Congresso in tal senso. Considerato che Trump sta nettamente vincendo le primarie del Partito Repubblicano per la carica di Presidente, la strada verso la candidatura è praticamente spianata. E per misurare quanto questa notizia possa influenzare il risultato elettorale si può considerare la performance in Borsa di Digital World Acquisition, la SPAC che si dovrebbe fondere, portando alla quotazione in Borsa della Trump Media & Technology Group. che possiede la piattaforma di social media Truth Social. Ieri il titolo ha fatto un balzo del 15%, il più alto dal 14 febbraio scorso (+30%) quando la società dichiarò di avere ricevuto il via libera dalla SEC ovvero l’autorità di vigilanza Usa sui mercati, alla fusione con la società di media dell’ex presidente americano.