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Insights 6 Dic 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«Non c’è nulla di più pericoloso di un’idea quando è l’unica che si ha» (Paul Valéry)

Le borse europee hanno chiuso la settimana in modo contrastato, ma lontane dai massimi: Stoxx 600 invariato, FTSE 100 in calo dello 0,5%, DAX in rialzo dello 0,6%, CAC in flessione dello 0,1%, FTSE Mib in calo dello 0,2%. Mancavano segnali forti dai mercati internazionali e l’attenzione degli investitori si sta spostando sulla riunione della Federal Reserve della prossima settimana. Il flusso di notizie sull’intelligenza artificiale resta molto intenso, tra nuovi accordi di fornitura, sviluppi nella produzione di chip e operazioni straordinarie. Il sentiment di fondo in Europa rimane positivo, con le case d’investimento che vedono un 2026 in rialzo grazie a una crescita degli utili attesa come solida e diffusa. Sul fronte macro, una serie di dati ha contribuito a rafforzare il quadro: la crescita del PIL dell’area euro per il terzo trimestre è stata rivista al rialzo allo 0,3%, gli ordini industriali tedeschi hanno superato le attese, così come la produzione industriale francese e le vendite al dettaglio italiane. Solo la produzione industriale spagnola ha deluso.

Il Bitcoin scivola

Negli Stati Uniti la seduta pre-weekend è stata molto tranquilla, con i principali indici leggermente positivi: Dow Jones +0,22%, S&P 500 +0,19%, Nasdaq +0,31%, mentre il Russell 2000 ha chiuso in lieve calo dello 0,38%. Pur rimanendo sotto il massimo storico del 28 ottobre, l’S&P 500 ha archiviato un’altra settimana in progresso. I volumi ridotti hanno contribuito alla mancanza di una direzione chiara, anche se alcuni dati macro hanno sostenuto la narrativa di un’economia ancora resiliente e di una disinflazione che procede, senza però modificare in modo significativo le attese sul taglio dei tassi della Fed. Fuori dal comparto azionario, Bitcoin vive un momento molto più difficile: dopo aver toccato quota 126mila dollari nei mesi scorsi, ora è in flessione del 3% da inizio anno e si trova in una fase di forte debolezza, complice anche la liquidazione forzata di posizioni speculative. È la prima volta dal 2014 che il mercato azionario sale mentre la principale criptovaluta scende. Gli indicatori tecnici e i flussi nei fondi quotati confermano un deterioramento del sentiment.

Meta ridimensiona il metaverso, gli investitori approvano

Un tema ormai meno centrale rispetto alla scorsa stagione ma tornato al centro dell’attenzione: il metaverso. Meta sta valutando un taglio fino al 30% del budget dedicato al progetto, che comprende Horizon Worlds e il visore Quest. I tagli implicherebbero anche nuovi licenziamenti già da gennaio. Il metaverso, un tempo indicato da Zuckerberg come il futuro dell’azienda, è finito sotto pressione per la scarsa redditività e per le critiche di autorità e investitori, preoccupati sia per l’utilizzo delle risorse sia per la sicurezza dei minori. La Borsa, però, ha reagito con entusiasmo: il titolo Meta ha guadagnato fino al 5,7% nella seduta, chiudendo poi con un progresso del 3,4%. Segnale che il mercato oggi premia concretezza e disciplina finanziaria più che visioni futuristiche ancora lontane dai ricavi.