Insights & Research

Home / Insights / Il punto sul mercato di Integrae SIM
Insights 24 Nov 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«La prudenza non è paura, è lungimiranza» (Seneca)

Le borse europee hanno chiuso la prima seduta della settimana in lieve rialzo con lo Stoxx 600 a +0,3%, FTSE +0,1%, DAX +0,7%, CAC +0,1%, mentre il FTSE Mib ha perso lo 0,85% dopo la peggior settimana da agosto. Il sentiment è rimasto ancorato alle evoluzioni sul fronte ucraino, dove i colloqui sembrano più costruttivi rispetto ai tentativi precedenti. Bruxelles avrebbe presentato nuove concessioni dopo aver respinto la bozza di accordo sostenuta dagli Stati Uniti, e il Segretario di Stato Rubio ha parlato di “cauto ottimismo” dopo l’incontro con la delegazione di Kiev. Intanto, il nuovo peggioramento dell’indice Ifo tedesco, sceso a 88,1, conferma il rallentamento già visibile nelle principali indagini su imprese e consumatori. Restano forti le critiche sulla qualità dei piani di investimento pubblici tedeschi, giudicati troppo sbilanciati sulla spesa sociale anziché sulla crescita produttiva.

Aumentano le attese su un taglio Fed a dicembre tassi USA

Anche Wall Street ha mostrato un tono costruttivo con il Dow a +0,51%, S&P 500 a +1,55%, Nasdaq a +2,64% e Russell 2000 a +1,72%. Il mercato ha esteso il recupero iniziato venerdì con una leadership chiara dei grandi titoli tecnologici come Google e Tesla, affiancati dal ritorno della speculazione nei settori più volatili, dagli investitori retail alle società più sensibili ai movimenti di momentum. Molti operatori parlano di una correzione tecnica ormai esaurita, con un ribasso dell’S&P 500 vicino al 5% pienamente in linea con i mini-drawdown degli ultimi mesi. Sul fronte monetario, le probabilità di un taglio dei tassi a dicembre sono salite oltre l’80% dopo i segnali favorevoli arrivati da Daly (componente FED). Resta però evidente la divisione interna al FOMC, che rende complessa la costruzione di un consenso in vista della riunione del 10 dicembre.

La Fed si avvicina al blackout

Il componente della FED Waller ha ribadito il suo sostegno a un taglio a dicembre, pur riconoscendo che gennaio potrebbe essere più difficile da gestire per via dei nuovi dati in arrivo. Daly invece ha sottolineato che il mercato del lavoro sta mostrando segnali di indebolimento più rapidi del previsto e che questo rischio è più difficile da contenere rispetto a un eventuale ritorno dell’inflazione. La settimana porta un’agenda macro molto densa: martedì verranno pubblicate le vendite al dettaglio di settembre, l’indice dei prezzi alla produzione, i contratti preliminari immobiliari e la fiducia dei consumatori del Conference Board. Mercoledì sarà la volta delle richieste di sussidi di disoccupazione, delle richieste continuative e degli ordinativi di beni durevoli. Da Washington è arrivata la conferma della cancellazione della stima preliminare del PIL del terzo trimestre, ulteriore effetto della paralisi dovuta allo shutdown. Con l’ingresso nel periodo di blackout pre-FOMC, il mercato dovrà navigare questo flusso di dati senza ulteriori indicazioni dalla banca centrale.