Insights & Research

Home / Insights / Il punto sul mercato di Integrae SIM
Insights 6 Nov 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«Il vero potere è sapere quando fermarsi» (Tucidide)

Le borse europee hanno chiuso la seduta di giovedì in ribasso: STOXX 600 -0,7%, FTSE -0,4%, DAX -1,3%, CAC -1,4%, FTSE Mib -0,85%. Il tema dominante è stato quello della politica monetaria, con le principali banche centrali europee al centro dell’attenzione. La Bank of England ha mantenuto invariati i tassi con un voto spaccato 5-4, segnalando tuttavia che il percorso futuro sarà gradualmente orientato al ribasso, grazie a un miglior equilibrio dei rischi sull’inflazione. Anche la Norges Bank ha lasciato invariata la propria politica, anticipando però possibili tagli nel corso del prossimo anno qualora l’economia evolvesse in linea con le attese.

Malgrado le preoccupazioni legate alle valutazioni elevate, alla concentrazione nel settore tecnologico e alla scarsa ampiezza dei rialzi, il sentiment sull’equity europeo resta complessivamente stabile. Le stime sugli utili continuano a migliorare, pur con risultati effettivi ancora negativi: le sorprese positive restano inferiori alla media storica, segno di un mercato che sconta più ottimismo di quanto i fondamentali giustifichino.

Tech sotto pressione, rischio “bubble fatigue”

A Wall Street, gli indici hanno chiuso in ribasso: Dow -0,84%, S&P 500 -1,12%, Nasdaq -1,90%, Russell 2000 -1,86%. Il clima è stato marcatamente risk-off, con forti vendite su AI, titoli retail, quantum computing, nucleare e crypto dopo il breve recupero di inizio settimana.

Tra le big tech, le peggiori sono state Nvidia e Tesla, entrambe penalizzate dal ritorno di preoccupazioni sui rendimenti degli investimenti in AI e sulla sostenibilità degli investimenti del settore. Oracle ha aggiunto pressione al tema, mentre Snap ha sorpreso in positivo grazie all’accordo da 400 milioni di $ con Perplexity AI, che ha alimentato un breve rimbalzo intraday. Gli analisti notano come la reazione del mercato ai risultati trimestrali stia diventando più selettiva: anche le società che battono le stime vengono penalizzate, come accaduto a Qualcomm, segno che le aspettative e la narrativa contano più dei fondamentali in questa fase.

Sul fronte macro, i dati sfidanti sui licenziamenti aziendali (ai massimi da 22 anni) hanno rafforzato le preoccupazioni per un raffreddamento del mercato del lavoro, mentre il profit warning di CarMax ha pesato sul comparto auto.

La Corte Suprema mette in discussione i poteri tariffari di Trump

Negli Stati Uniti, l’attenzione politica si è concentrata sulla Corte Suprema, dove tre giudici repubblicani della maggioranza conservatrice hanno espresso scetticismo verso la difesa di Trump nel caso legato alla legittimità delle tariffe commerciali imposte in base all’International Emergency Economic Powers Act (IEEPA).

Il presidente della Corte, John Roberts, ha sottolineato che l’imposizione di dazi “è sempre stata una prerogativa del Congresso”, criticando l’uso estensivo dei poteri esecutivi da parte della Casa Bianca.

Nonostante l’orientamento sfavorevole, gli analisti ritengono che una sconfitta giuridica per Trump non sarebbe decisiva, poiché l’amministrazione potrebbe utilizzare strumenti legali alternativi per mantenere attiva la guerra commerciale globale.

Intanto, la popolarità della Corte Suprema continua a scendere, toccando il minimo degli ultimi trent’anni, segno di un crescente scetticismo dell’opinione pubblica sulla neutralità politica delle sue decisioni.