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Insights 5 Ago 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Il petrolio è il sangue dell’economia moderna.” (Sheikh Ahmed Zaki Yamani)

Voglia di rimbalzo. Le Borse europee hanno avviato la settimana con un tono convintamente positivo: STOXX 600 +0,9%, FTSE 100 +0,7%, DAX +1,4%, CAC 40 +1,1%, mentre il FTSE Mib ha chiuso in progresso dell’1,89%, riportandosi sopra i 40mila punti. Il rimbalzo ha seguito le incertezze emerse dopo i dati deludenti sull’occupazione statunitense, che hanno alimentato preoccupazioni sulla tenuta del mercato del lavoro e, parallelamente, rafforzato le aspettative di tagli dei tassi da parte della Fed. A catalizzare l’attenzione anche le conseguenze dei nuovi dazi annunciati dal Presidente Trump: Brasile (50%), Svizzera (39%) e Canada (25%) hanno lasciato intendere apertura a negoziati, mentre India è ancora impegnata in colloqui. Più disteso invece il dialogo tra Washington e Pechino, che secondo fonti di stampa statunitensi starebbe evolvendo in senso positivo. Nessuna sorpresa, infine, dal petrolio: la reazione all’aumento della produzione da parte dell’OPEC+ è stata limitata (-1,6% ben sopra la soglia di $60), essendo l’annuncio ampiamente previsto.

Auto europee al bivio: meno dazi, ma resta la pressione competitiva

L’accordo commerciale tra UE e Stati Uniti continua a ridisegnare il quadro competitivo per il settore automobilistico. Secondo Bloomberg, l’amministrazione Trump si prepara ad abbassare i dazi sulle esportazioni europee di auto e componenti dal 25% al 15% baseline, una notizia accolta con favore dai mercati, ma che non cancella le difficoltà strutturali per i produttori del Vecchio Continente. Mentre alcuni settori, come quello aeronautico, potrebbero ottenere esenzioni, l’industria dell’auto appare destinata a convivere con una pressione permanente. Si prospetta quindi una transizione verso nuovi modelli industriali e strategie di mercato più orientate all’efficienza e alla diversificazione extra-UE. In parallelo, la rimodulazione tariffaria potrebbe facilitare alleanze transatlantiche e incentivare localizzazioni produttive negli Stati Uniti, soprattutto per le case tedesche con impianti già operativi oltreoceano. Si accende l’appeal speculativo sui titoli del settore?

Settimana povera di dati macro

Anche negli Stati Uniti, i mercati hanno iniziato la settimana in netto rialzo: Dow Jones +1,34%, S&P 500 +1,47%, Nasdaq +1,95% e Russell 2000 +2,10%. Il S&P 500 ha recuperato la flessione di venerdì, restando comunque sotto dell’1% dai massimi storici. La seduta è stata tranquilla, ma il movimento di fondo riflette un tentativo di consolidamento, sostenuto da buoni risultati trimestrali, revisioni degli utili al rialzo, aspettative di tagli dei tassi, M&A in ripresa e una narrativa positiva sull’intelligenza artificiale. Tuttavia, non mancano i fattori di rischio: stagionalità sfavorevole, possibile esaurimento del sostegno da parte dei fondi sistematici, e crescenti dubbi sulla sostenibilità degli investimenti AI da parte dei grandi gruppi tecnologici. Intanto, si guarda alla nomina dei nuovi membri della Fed e del BLS da parte di Trump, mentre sul fronte macro la settimana sarà povera di dati, con l’ISM servizi martedì e le richieste di sussidi giovedì come principali appuntamenti.