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Insights 15 Apr 2025

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Non esistono politiche economiche prive di conseguenze: solo tempeste più lente da prevedere.” (Larry Summers)

Europa in rally, Wall Street in recupero: tregua (parziale) sui dazi tecnologici. Le Borse europee iniziano la settimana in forte rialzo con lo STOXX 600 a +2,8%, FTSE 100 +2,1%, DAX +2,9%, CAC +2,6% e il FTSE Mib a +4,73%, sostenute dalla decisione dell’amministrazione Trump di escludere temporaneamente l’elettronica dai nuovi dazi. Anche Wall Street ha reagito positivamente: Dow Jones +0,78%, S&P 500 +0,79%, Nasdaq +0,64% e Russell 2000 +1,11%. Il segretario al Commercio Lutnick ha precisato che i dazi restano “in pipeline” e che l’intera filiera dei semiconduttori è oggetto di un’indagine per motivi di sicurezza nazionale. Nonostante l’esenzione sia provvisoria, il mercato ha accolto con favore ogni segnale di apertura e l’idea che la volatilità abbia superato il picco grazie alla “pausa” annunciata mercoledì scorso. Intanto, la prospettiva di esenzioni anche per l’auto e di richieste USA più moderate nei negoziati alimentano le speranze di una de-escalation.

Si riaccende il risk-off?

Il rally di lunedì è il terzo negli ultimi quattro giorni, favorito da posizionamenti tecnici e da un ribilanciamento dei fondi azionari, ora più inclini ad aumentare l’esposizione con il calo della volatilità implicita. Il VIX, in forte contrazione rispetto ai picchi di marzo, favorisce un contesto più favorevole per le strategie passive. La stabilizzazione dei tassi ha giocato un ruolo chiave: i rendimenti decennali USA, dopo aver guadagnato 50 punti base la scorsa settimana, si sono assestati, allentando la pressione sulla narrativa della perdita di status di safe haven per i Treasury. Anche la stagione degli utili del primo trimestre sembra meno a rischio, con diverse banche d’affari che iniziano a rivedere al ribasso le stime, allineandosi su un EPS 2025 del mercato vicino ai $ 250. Infine, alcuni segnali positivi arrivano dai dati sui consumi, con Goldman Sachs che ha segnalato un rimbalzo dell’indice NPI ai livelli pre-elettorali. La recessione non parrebbe quindi essere alle porte.

Cathie Wood: caos calcolato, nuove aperture per politica e Fed

In controtendenza rispetto agli allarmi degli ultimi giorni, Cathie Wood (fondatrice del gruppo ARK Invest) ha offerto una lettura più costruttiva del caos tariffario. La fondatrice del fondo tech ha definito la manovra di Trump “il più grande aumento fiscale regressivo della storia americana”, ma ha anche sottolineato che proprio questo shock potrebbe aprire la porta a negoziati concreti e a un abbattimento delle barriere non tariffarie. L’incarico assegnato a Bessent per guidare i colloqui con i Paesi alleati è visto come segnale di svolta rispetto al tandem Navarro-Lutnick. Wood ha poi osservato che, con un governo in recessione per la prima volta in 30 anni e i consumatori di fascia alta in frenata, il rallentamento economico fornirà alla Fed e all’amministrazione nuovi margini per stimoli fiscali, deregulation e tagli ai tassi. In altre parole: il peggior shock potrebbe rivelarsi l’innesco di un cambio di passo.