Il punto sul mercato di Integrae SIM
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“Il potere non corrompe gli uomini; sono gli uomini che corrompono il potere.” (John Adams)
Le borse statunitensi hanno chiuso in rialzo la seduta di mercoledì, con il Dow Jones a +0,71%, lo S&P 500 a +0,39%, il Nasdaq in lieve progresso a +0,19% e il Russell 2000 a +1,14%, chiudendo ai massimi della sessione. La giornata ha visto un’iniziale debolezza, poi recuperata grazie al rally dei Treasury e al calo del dollaro, sostenuti dalla conferma della politica di rifinanziamento annunciata dal Tesoro. Un altro fattore positivo è stato l’ISM servizi, risultato più debole del previsto, rafforzando le aspettative di un percorso più accomodante della Federal Reserve. I listini hanno mostrato un’ampia partecipazione agli acquisti, con un’elevata attività di dip buying da parte degli investitori retail, specialmente nei titoli tecnologici. Il settore dell’intelligenza artificiale (AI) ha continuato a essere al centro dell’attenzione, con Nvidia in forte rialzo grazie alla sua guidance sugli investimenti in AI. Tuttavia, la giornata non è stata priva di ostacoli: Google (Alphabet) ha pesato sugli indici a causa di deludenti risultati trimestrali, mentre Apple potrebbe affrontare un’indagine antitrust in Cina per le pratiche legate al suo App Store. Sul fronte politico, l’incertezza sulla politica fiscale di Trump resta un fattore di preoccupazione, con indiscrezioni secondo cui la riforma fiscale GOP potrebbe essere esclusa dal primo pacchetto di riconciliazione, mentre il rischio di shutdown federale continua a crescere.
L’Europa colma il gap?
Le borse europee hanno avviato il 2025 con slancio, recuperando parte della sottoperformance del 2024, anche se il contesto rimane fragile a causa dell’approccio imprevedibile di Trump sul commercio internazionale. Gli ultimi accordi con Canada, Messico e Colombia sembrano indicare una strategia transazionale, ma la volatilità nelle decisioni di politica economica potrebbe minare la fiducia degli investitori. L’Europa è ancora esposta a potenziali dazi, mentre le tariffe contro la Cina sono già in vigore. Tuttavia, secondo un recente rapporto di Barclays, i driver fondamentali rimangono solidi: gli utili aziendali mostrano resilienza, le banche centrali mantengono un approccio espansivo, e la crescita economica appare in stabilizzazione. Goldman Sachs, tuttavia, ha avvertito che il beneficio della debolezza dell’euro potrebbe essere sopravvalutato, poiché storicamente un dollaro forte tende a penalizzare i mercati azionari non statunitensi. In Germania, le elezioni potrebbero offrire nuove opportunità, mentre in Francia si attenuano le incertezze sui conti pubblici. In questo contesto, alcuni analisti vedono l’Europa come un’area di opportunità, soprattutto nei settori più esposti all’AI e alla trasformazione tecnologica.
Musk ristrutturatore
A livello politico, le recenti dichiarazioni di Donald Trump hanno alimentato un’ondata di tensione globale. Dopo aver accennato alla possibilità di un’espansione territoriale americana, evocando in modo vago Canada, Groenlandia e il Canale di Panama, il presidente ha suscitato scalpore con nuove affermazioni su un ipotetico intervento militare a Gaza. Tuttavia, nel pomeriggio, i suoi collaboratori hanno rapidamente ridimensionato la portata di tali dichiarazioni. Nel frattempo, Elon Musk ha continuato a “ristrutturare” il governo federale, avviando un’operazione di tagli e privatizzazioni che sta provocando proteste su scala nazionale. Musk ha già influenzato USAID e il Dipartimento del Tesoro e ora si sta concentrando sulle agenzie sanitarie, come Medicare e Medicaid, che garantiscono copertura sanitaria a oltre un terzo della popolazione americana. Le azioni di Musk hanno innescato un’ondata di azioni legali, con i tribunali che iniziano a emettere le prime sentenze contro le sue iniziative. Tuttavia, secondo esperti legali, questa potrebbe essere una strategia calcolata per portare i casi fino alla Corte Suprema, che negli ultimi anni ha espanso i poteri presidenziali. Le prossime settimane saranno decisive per capire fino a che punto Trump potrà consolidare il proprio controllo sul governo, mentre la reazione dei mercati a questi sviluppi politici rimane altamente volatile.