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Insights 8 Set 2022

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Il computer è la bicicletta della nostra mente” (Steve Jobs)

Oggi è il giorno della BCE. Alle 13:45 verrà comunicata la decisione di politica monetaria, mentre Christine Lagarde parlerà alle 14:30. Il consenso è per un aumento di 50 punti base, in linea con quella precedente, ma potrebbe spingersi sino a 75 punti, il secondo maggiore rialzo della storia della politica monetaria europea. Ma prima domanda è se la BCE indicherà un cambio di strategia per i restanti meeting di quest’anno. Le aspettative per ottobre e dicembre sono significativamente inferiori a 75 punti base. La seconda domanda: ma rincorrere la FED è la scelta giusta? Un aumento dei tassi troppo robusto potrebbe avere conseguenze estremamente negative sulla congiuntura. L’inflazione statunitense e quella europea sono diverse tra loro, pur posizionandosi su livelli simili. Da un lato riflette il surriscaldamento dell’economia, dall’altro un aumento dei prezzi dell’energia. Ma il riflesso sui mercati non è del tutto negativo: il settore del lusso ha riportato conti semestrali particolarmente positivi. Il comparto farmaceutico sta performando bene: la più grande catena di farmacie americane ha annunciato l’acquisto di un gruppo di cliniche pagando un premio del 100% sui prezzi di Borsa. Storia a parte per i titoli dell’energia e della difesa, che brillano per fattori di carattere congiunturale. In sintesi serve grande pazienza anche di fronte a un newsflow negativo. Liquidità, equilibrio, disciplina e rispetto dei fondamentali restano gli ingredienti chiave per una ricetta di successo nell’affrontare investimenti in questa fase.

L’Asia è vicina

Entro il 2030 l’India diventerà la terza economia mondiale mentre nel secondo trimestre 2022 è cresciuta del 13%. Pechino pagherà il gas in rubli e yuan anziché in dollari. L’asse India, Cina e Russia deve fare riflettere sul fatto che in prospettiva gli equilibri geopolitici mondiali si stanno progressivamente spostando verso l’Asia dopo secoli di domino occidentale. Guardare oltre le solite geografie potrebbe quindi rivelarsi una scelta vincente nel medio periodo. Ma messa sotto pressione anche l’Europa dà segni di cambiamento. Nel braccio di ferro con la Russia sul prezzo del gas la risposta del vecchio continente è il risparmio. Una buona notizia perché finalmente si sta comprendendo che il più grande giacimento di energia di cui disponiamo è quella che non sprechiamo.

Italia resiliente

La politica aggressiva della FED mira a raffreddare i mercati dopo un decennio di bull market. Alcuni analisti, come Francesco Moccagatta CEO per l’Italia di AD advisory, pensa che ci possano essere ulteriori spazi di ribasso sulle borse statunitensi. Idea condivisa da Morgan Stanley con un report diffuso ieri che si spinge a ipotizzare l’S&P 500 a 3mila punti nel caso di una recessione in USA. L’Italia in questo contesto da segnali di resilienza sul piano dei risultati macroeconomici: turismo ed export stanno facendo sovraperformare la nostra economia. Gli ultimi dati sull’export del Made in Italy sono da record. Piazza Affari, solitamente cenerentola d’Europa, nell’ultimo mese fa meglio di Nasdaq, Cac 40, Dax ed Eurostoxx 50. Nell’ultima settimana è tra le migliori Borse mondiali con una performance di poco sotto la parità.