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Insights 29 Ott 2024

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Il successo arriva solo a coloro che sono troppo determinati per fermarsi.” (Anonimo)

Borse in rialzo ma con qualche incertezza. I mercati azionari europei hanno chiuso la seduta di ieri in crescita, seguiti anche dagli Stati Uniti, dopo che l’indice S&P 500 ha interrotto una serie di sei settimane consecutive di guadagni. Il Nasdaq è vicino a un nuovo massimo storico, che sarebbe il primo dal 10 luglio. Le grandi aziende tecnologiche sono tutte in rialzo, mantenendo il mercato in positivo, anche se in un intervallo ristretto e con poche spinte. In campo energetico, il prezzo del petrolio ha subito un calo netto dopo che i raid israeliani in Iran nel fine settimana si sono limitati a obiettivi militari, evitando impianti petroliferi e nucleari. Tuttavia, la debolezza del petrolio non ha alleggerito i rendimenti dei Treasury, ancora in rialzo a causa delle preoccupazioni su crescita economica, politiche della Fed e dinamiche elettorali legate a temi fiscali e di immigrazione. Il Dallas Fed Index di ottobre ha infatti sorpreso in positivo, registrando la migliore lettura da aprile 2022 grazie all’indice di produzione più alto degli ultimi due anni, e con gli indici di produzione futura e di affari generali ai livelli più elevati da tre anni. Nei prossimi giorni sono attesi altri dati significativi: martedì saranno pubblicati i JOLTS sulle offerte di lavoro, l’indice Conference Board sulla fiducia dei consumatori e i prezzi delle abitazioni.

La BCE verso il target d’inflazione ma segnali di divergenze

Con l’inflazione vicina all’obiettivo del 2%, all’interno della Banca Centrale Europea (BCE) emergono opinioni contrastanti su possibili aggiustamenti dei tassi di interesse, rischi inflazionistici e politiche di inasprimento quantitativo. Le differenze emerse durante i recenti incontri globali a Washington sottolineano le sfide per una decisione a dicembre, con alcuni funzionari favorevoli a ritocchi graduali di 25 punti base, mentre altri spingono per riduzioni più consistenti in risposta al rallentamento economico. I dati PMI della scorsa settimana evidenziano un indebolimento del mercato del lavoro, con la Germania a livelli paragonabili a quelli visti durante la pandemia e la crisi finanziaria globale. Tuttavia, Société Générale prevede una ripresa della crescita nei prossimi mesi, smorzando le aspettative di un ulteriore allentamento da parte della BCE, supportate dal miglioramento del Bank Lending Survey di ottobre e dalle stime del PIL Q3 di circa 0,3%, leggermente superiori alla previsione della BCE.

Risultati delle big tech in arrivo: attese sfide e prospettive AI

Questa settimana, le principali aziende tecnologiche pubblicheranno i risultati trimestrali: oggi tocca ad Alphabet , Meta e Microsoft mercoledì, Apple e Amazon giovedì. È atteso il tasso di crescita degli utili per azione più lento degli ultimi sei trimestri, riflettendo un sentiment sempre più contenuto. Tuttavia, secondo Goldman Sachs, le valutazioni forward P/E delle big tech sono scese di circa 2 volte dal picco di metà luglio, e il rapporto netto di allocazioni è ben al di sotto dei livelli registrati nei trimestri precedenti. L’intelligenza artificiale sarà il tema centrale, con un’attenzione particolare ai ricavi di Google Search, al settore pubblicitario di Meta e alla domanda di cloud. È atteso un rallentamento dei costi di spesa in conto capitale, con una crescita stimata tra il 10% e il 30% per il 2025, rispetto al 40-60% del 2024. Tuttavia, Bank of America evidenzia che i CEO delle big tech vedono nella riduzione degli investimenti il rischio maggiore, continuando a considerare l’AI come un volano per il mercato complessivo.