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Insights 16 Giu 2022

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Nell’ambito del nostro mandato la BCE è pronta a fare tutto il necessario.” (M. Draghi)

La frase: “Whatever it takes” rilasciata dal governatore della BCE Mario Draghi nel luglio del 2012 è risuonata nella memoria di tutti gli investitori quando, a sorpresa, la BCE ha annunciato la convocazione di un vertice di emergenza sulle condizioni di mercato. L’ultima volta era accaduto nel 2010. Il primo concreto segnale di una inversione di tendenza rispetto alla rincorsa da parte delle Banche Centrali ai movimenti dei tassi di interesse.

Arriva lo “scudino”? 

L’esito del vertice dei banchieri centrali europei è stato positivo, per la dinamica dei tassi: flessibilità nella politica di acquisto e riacquisto dei titoli di stato che fanno parte del portafoglio PEPP e accelerazione nella predisposizione di un nuovo strumento di anti-frammentazione. Se non sarà lo scudo, almeno uno scudino. Abbastanza per favorire un rimbalzo dei mercati: su tutti Milano che recupera il 3% dopo avere perso quasi il 10% nell’ultimo mese.  

In serata la FED ha fatto la propria mossa. Ma tralasciando l’importo del rialzo, 50 o 75 punti base (non accade da 40 anni) il punto è che dopo un lungo periodo in cui i banchieri centrali hanno guidato la direzione dei mercati, tutto è ora nella mani della Politica che deve trovare la ricetta giusta per mettere “pace”, e invertire la tendenza. Diversamente dopo anni di tassi “zero” o addirittura negativi, la tassa da pagare sarà l’inflazione, duratura tanto quanto lo sarà il prezzo dell’energia, che storicamente porta disuguaglianze, tensioni sociali e raffredda le Borse. Nel frattempo, da questa settimana l’S&P 500 è entrato ufficialmente nel mercato Orso, avendo perso oltre il 20% dai massimi. 

Dura cripto sed cripto

Come sempre accade nelle fasi di stress, qualcuno reagisce peggio degli altri. La cripto market cap, ovvero la somma delle capitalizzazione delle 10mila criptovalute più liquide, dal picco di 3 trilioni di dollari è scesa sotto 1 trillione, per vedere valori simili bisogna tornare a gennaio 2021. Coinbase, il broker delle cripto quotato a Wall Street poco più di un anno fa, annuncia il taglio del 20% del personale: “ora mi è chiaro che siamo cresciuti troppo in fretta” ha scritto in una lettera agli investitori il fondatore Brian Armstrong. Se ne è accorto prima il Mercato: -89% dal prezzo di IPO. 

La coerenza paga 

La domanda è sempre la stessa. Che fare? La costruzione di un portafoglio in generale ma soprattutto in questa fase è avere sempre ben chiari i propri obiettivi, in termini di rischio/rendimento e di orizzonte temporale. Il mercato va affrontato in modo anticiclico per mitigare le fasi di stress, e con un adeguato livello di diversificazione. Sul fronte azionario, riteniamo che la strategia bottom up sia ancora da privilegiare concentrandosi sulle società meno esposte al rischio recessione (per nulla scongiurata) e di fase di rialzo tassi: generazione di cassa, redditività mediamente superiore a quella media del proprio settore di riferimento, leadership di mercato, capacità di pagare dividendo nel tempo e in modo sostenibile. Più in generale privilegiare il value rispetto al growth. Virtù non necessariamente ad appannaggio delle large cap ma individuabili anche tra le small cap.