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Insights 27 Ago 2024

Il punto sul mercato di Integrae SIM

“Le nuvole possono oscurare il sole, ma non lo spengono mai” (Proverbio arabo)

L’economia preoccupa più dei tassi. I risultati dell’IFO tedesco diffusi ieri mattina tracciano un quadro allarmante per la più grande economia europea, con il clima economico che rimane stagnante al livello più basso da febbraio: 86,6 contro l’86 previsto e un dato rivisto di 87 precedente. L’indice delle aspettative dell’IFO è sceso leggermente ad agosto a 86,8 da 86,9, superando di poco le previsioni degli analisti di 85,8 ma confermando un panorama economico cupo. Il presidente dell’IFO, Fuest, ha sottolineato che l’economia tedesca è in una crisi crescente, con prospettive peggiorate sia nel settore manifatturiero che nei servizi. L’ottimismo per una ripresa nel 2024 è svanito, poiché la spesa dei consumatori non è aumentata come previsto e il settore industriale continua a lottare. Questa visione pessimistica si riflette in vari indicatori economici, tra cui un calo inatteso del PIL nel secondo trimestre e l’indice dei responsabili degli acquisti S&P Global, che rimane in territorio di contrazione. Il contesto non ha favorito le Borse, in una giornata segnata anche dall’escalation delle tensioni in Est Europa e Medio Oriente. Il prezzo del petrolio è aumentato del 3%, mentre il gas alla Borsa di Amsterdam ha segnato un +2,4%. In controtendenza, le borse hanno chiuso in territorio negativo: Euro Stoxx -0,26%, FTSE Mib -0,13%, mentre il Nasdaq ha perso oltre l’1% durante la seduta, nonostante un avvio positivo. Più stabile l’S&P 500. Le parole di Jerome Powell su una possibile svolta nella politica monetaria a partire dal 18 settembre non hanno rassicurato gli investitori, più preoccupati dall’andamento dell’economia. Attenzione quindi al dato sull’inflazione nell’Eurozona e negli USA in uscita venerdì.

Quanto pesa l’IA sulla crescita?

Dal 2023, i titoli legati all’intelligenza artificiale (IA) hanno registrato una crescita significativa, con un aumento del 44,7% nei “Magnifici 7”, un gruppo di società chiave nel settore. Questo forte rialzo ha alimentato il dibattito: siamo di fronte a una bolla speculativa, come accaduto con la frenesia delle dot-com, o l’IA rappresenta il motore della prossima rivoluzione industriale? AlpineMacro ha sviluppato l’ARI (Artificial Intelligence Relevance Indicator), un indicatore proprietario che misura l’impatto dell’IA sui prezzi delle azioni, basato sulla frequenza dei riferimenti all’IA nelle conferenze sugli utili delle società dell’S&P 500. L’ARI consente di valutare il premio che il mercato attribuisce all’IA. Dai dati emerge che l’IA ha influito significativamente sui multipli di valutazione del mercato. AlpineMacro stima che, senza l’influenza dell’IA, il rapporto P/E trailing medio dell’S&P 500 sarebbe di 26,3, contro l’attuale 28, indicando un premio del 6%. Anche il P/E forward, attualmente a 23, include un premio del 4% legato all’IA, pari a 0,9 punti aggiuntivi. L’impatto dell’IA si riflette anche nelle aspettative di crescita: per il prossimo anno, le previsioni di crescita delle vendite per le aziende dell’S&P 500 indicano un aumento del 4,1%; senza l’IA, questa cifra scenderebbe al 2,7%. Per quanto riguarda l’EBITDA, l’IA dovrebbe spingere la crescita di 2,1 punti percentuali, con il mercato che prevede un incremento del 16,2%, rispetto al 14,1% senza l’apporto dell’IA.

Oro blu: opportunità e rischi nel settore idrico

Le risorse idriche sostenibili, attualmente stimate intorno ai 4.000 km³, sono destinate a ridursi ulteriormente entro il 2050, mentre la domanda di acqua, che nel 2020 era di 4.800 km³, dovrebbe salire a 6.800 km³ nello stesso periodo. Questo “gap idrico” rappresenta una minaccia per le economie globali, ma può offrire anche opportunità per gli investitori. Secondo Bastien Dublanc e David Czupryna di Candriam, tecnologie innovative stanno già fornendo soluzioni per affrontare questa sfida. Investimenti tech come l’efficienza idrica, il trattamento delle acque reflue e la desalinizzazione potrebbero essere cruciali. Una recente ricerca ha evidenziato che gli investimenti nella sicurezza idrica potrebbero generare fino a 2.300 miliardi di dollari in opportunità di business per il settore privato, favorendo aziende impegnate nella sostenibilità idrica lungo tutta la filiera. Particolarmente interessante è il settore legato alla gestione delle risorse idriche per le città circolari e smart, attualmente valutato a 540 miliardi di dollari. Si prevede che questo mercato possa crescere del 15% all’anno fino al 2030, creando incentivi per una migliore gestione delle risorse. Considerato che circa il 70% delle acque reflue industriali non viene trattato adeguatamente prima di essere rilasciato nell’ambiente, è urgente colmare il gap con soluzioni innovative. Per gli investitori, queste dinamiche rendono il settore idrico un’area di interesse strategico, offrendo prospettive di crescita e sostenibilità nel lungo periodo. Un trend che riguarda anche Piazza Affari ed in particolare GEL, quotata su Euronext Growth Milan, società attiva della fabbricazione e commercializzazione di macchinari, componenti e prodotti per il trattamento dell’acqua, oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae SIM.