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Insights 18 Giu 2024

Il punto sul mercato di Integrae SIM

«Chi ti ama alla volte ti manca» (Karma – The Kolors)

Tentativo di rimbalzo. Le Borse europee hanno chiuso in rialzo la seduta di ieri, recuperando però solo in parte le perdite accumulate nella settimana passata, che restano superiori al 3%. L’Euro Stoxx 50 ha guadagnato lo 0,84%, mentre l’FTSE Mib 40 lo 0,74%, infine lo Stoxx 600 +0,1%. Anche il mercato monetario, sebbene in ripresa, non si è completamente assestato. Il rendimento del decennale italiano è tornato sotto il 4%, ma lo spread resta forte, ovvero sopra 150 punti. Ai massimi da 7 anni invece lo spread tra Bund e OAT, ovvero il titolo di Stato francese. Torna la volatilità anche sul mercato delle materie prime: petrolio a un passo dalla soglia di $80, +2% sulla chiusura di venerdì. Da sottolineare che il mese di giugno per il momento non è favorevole al bitcoin, in area $65mila, -13% dai massimi. L’effetto elezioni europee non sta invece contagiando gli USA: Nasdaq 100 +0,84% ed S&P 500 +0,55% la chiusura di ieri. Il calendario macro di oggi è importante: alle 11:00 l’inflazione nella zona euro a maggio, alle 14:30 le vendite al dettaglio in USA a maggio.

Guerra al maiale

L’incremento della produzione industriale cinese a basso costo, inclusi i veicoli elettrici, sta creando nuove tensioni commerciali con l’Occidente, alimentando un conflitto iniziato con i dazi imposti dagli Stati Uniti nel 2018. Un ulteriore elemento di tenzione che non aiuta i mercati azionari, in particolare europei. La Cina ha infatti avviato un’indagine sui prodotti suini importati dall’Unione Europea, con riferimento a Spagna, Paesi Bassi, Francia e Danimarca, in risposta alle limitazioni sulle esportazioni di veicoli elettrici. L’indagine, che inizierà il 17 giugno, è stata annunciata dal Ministero del Commercio cinese e riguarderà carne suina fresca e congelata, così come intestini, vesciche e stomaci di suino. Questo provvedimento è stato preso a seguito di una denuncia della China Animal Husbandry Association del 6 giugno. Il 12 giugno, la Commissione Europea aveva comunicato l’intenzione di imporre dazi fino al 38,1% sulle auto cinesi a partire da luglio, generando preoccupazioni tra le aziende alimentari globali per possibili ritorsioni cinesi. Cosa puntualmente avvenuta. Nel 2023, secondo i dati doganali, la Cina ha importato prodotti suini per un valore di $6 miliardi, di cui più della metà provenienti dall’UE.

Piccolo sarà bello

Nonostante il mercato sembri sottovalutare le small cap italiane, il sentiment degli investitori potrebbe presto migliorare. Secondo Antonio Amendola, Portfolio Manager, AcomeA SGR, le aziende degli indici Star ed Euronext Growth Milan (EGM) mostrano resilienza e, con l’avvio del taglio dei tassi di interesse da parte della BCE, il contesto macroeconomico diventa più favorevole. Tassi di interesse stabili o in diminuzione rappresentano un segnale positivo per le small e micro cap, rendendo più flessibile l’indebitamento delle società più piccole e aumentandone l’attrattività per gli investitori. L’indice EGM, che riflette fedelmente l’economia italiana con una diversificazione settoriale significativa in ambito industriale, tecnologico e sanitario, potrebbe trarre vantaggio da questa situazione. Nonostante il potenziale di crescita, l’EGM risulta attualmente il segmento più conveniente a Piazza Affari, in parte a causa dei recenti deflussi dalla Borsa. Per sostenere il mercato, il governo ha annunciato la creazione di un fondo dedicato alle PMI quotate, che potrebbe favorire anche l’EGM. In questo scenario, aumentare l’esposizione alle small cap italiane sembra una scelta promettente, grazie ai positivi sviluppi tecnici e macroeconomici, oltre ai miglioramenti fondamentali delle aziende.