Il punto sul mercato di Integrae SIM
«La vita è troppo breve per i rancori a lungo termine» (Elon Musk)
Europa sotto assedio. Nella settimana appena conclusa i listini del vecchio continente hanno chiuso in profondo rosso. L’Euro Stoxx 50 ha lasciato sul terreno il 4,2%, lo Stoxx 600 il 2,4%, ma la maglia nera spetta a Piazza Affari, in rosso del 5,8%. L’indice FTSE Mib 40 è sceso sotto la soglia di 33mila, tornando sui livelli di gennaio 2024. Un movimento guidato da tre fattori: l’instabilità politica in Francia, il conflitto commerciale con la Cina per i dazi sulle auto elettriche e le prese di beneficio sui titoli finanziari. Il game changer sono state le elezioni europee e la decisione della BCE di fare la prima mossa tra le banche centrali. La Fed resta in attesa, nonostante i più recenti dati macro spingano per una manovra prima della fine dell’estate. Una scelta che ha premiato i listini statunitensi: Nasdaq +3,4%, trascinato da Nvidia e Apple rispettivamente +9% e +8%, così come l’S&P 500 +1,5%. Da sottolineare che nonostante la piccola correzione dei listini europei, la volatilità è rimasta stabile, mentre a salire sono stati i rendimenti dei titoli di Stato e gli spread: BTP-Bund da 130 a 150 punti in una settimana. Si surriscaldano anche i prezzi dell’energia: +7% il futures sul gas alla Borsa di Amsterdam, +4% il petrolio, a un passo dalla soglia di $80. Sul piano macroeconomico il menù è caldo anche questa settimana: lunedì e martedì l’inflazione in Italia ed Europa, martedì le vendite al dettaglio in USA, mercoledì i dati sul mercato del lavoro in USA e giovedì sul mercato del lavoro.
Tesla vince con Musk
Le azioni di Tesla hanno registrato un aumento significativo sul Nasdaq in seguito all’approvazione da parte degli azionisti di un pacchetto retributivo di $56 miliardi per Elon Musk e alla decisione di trasferire la sede legale dell’azienda in Texas. Dopo l’annuncio, il prezzo delle azioni ha chiuso con un aumento di quasi il 3%, superando i $180, per poi subire una leggera correzione nella seduta successiva. L’incremento del titolo è stato ulteriormente supportato dalle recenti dichiarazioni di Musk riguardo al potenziale impatto futuro dei robot umanoidi Optimus sulla capitalizzazione di mercato di Tesla. Tuttavia, l’entusiasmo potrebbe essere già riflesso nei prezzi attuali delle azioni. Secondo un consensus di 54 analisti, il target price medio per Tesla è di $182,88, leggermente superiore ai $178 per azione registrati il 14 giugno. Morgan Stanley ha confermato il rating “Overweight” e l’obiettivo di prezzo di $310,00. Gli analisti prevedono che Elon Musk continuerà a guidare l’azienda, partecipando alla conference call del secondo trimestre e confermando l’evento sui robotaxi previsto per l’8 agosto ad Austin.
Il primo unicorno italiano dell’IA
iGenius, una startup di analisi dei dati fondata nel 2016 da Uljan Sharka, ha recentemente annunciato un importante round di finanziamento da €650 milioni, con una valutazione pre-money di €1,05 miliardi. Questo finanziamento è destinato a sostenere lo sviluppo di “Italia“, il modello di intelligenza artificiale addestrato con il supercomputer Leonardo di Cineca. Tra i primi investitori noti figurano Angel Capital Management di Angelo Moratti ed Eurizon, ma sono in corso ulteriori trattative che potrebbero portare la valutazione post-money di iGenius fino a €1,7 miliardi. Nel 2023, iGenius ha registrato un valore della produzione di €4,7 milioni, con una crescita del 15% rispetto ai €4,1 milioni del 2022, con l’obiettivo di raggiungere €20 milioni di ricavi annui ricorrenti entro l’anno. Nonostante la crescita, l’azienda ha riportato una perdita netta di €7,2 milioni al 31 dicembre 2023, rispetto ai €4,3 milioni dell’anno precedente. Un contesto positivo anche per le società quotate in Piazza Affari ed in particolare sul listino Euronext Growth Milan. Tra queste ricordiamo Spindox e Cloudia, che hanno avviato con successo un programma di sviluppo di prodotti e servizi che sfruttano la potenza dell’AI generativa con risultati finanziari tangibili.