Il punto sul mercato di Integrae SIM
«Meglio aggiungere vita ai giorni, che non giorni alla vita» (Rita Levi Montalcini)
La Banca Centrale Europea (BCE) ha ridotto i tassi di interesse di 25 punti base, come ampiamente previsto. Christine Lagarde non si è però impegnata a ulteriori riduzioni quest’anno. Secondo Francoforte, i dati macro mostrano infatti una pressione inflazionistica superiore alle aspettative. I salari contrattati sono cresciuti del 4,7% nel primo trimestre del 2024 rispetto al 4,5% dell’ultimo trimestre del 2023, contro le aspettative di un calo. Anche l’inflazione dell’Indice Armonizzato dei Prezzi al Consumo (IAPC) di maggio ha superato le previsioni, con un aumento significativo dell’inflazione dei servizi. La BCE ha così rivisto al rialzo le previsioni per l’inflazione del 2024 e del 2025, mentre mantiene una previsione dell’1,9% per il 2026, subordinata agli attuali tassi di interesse di mercato. Una maggiore inflazione dei servizi potrebbe quindi ostacolare ulteriori riduzioni dei tassi. I mercati si aspettano almeno altri due tagli dei tassi quest’anno in Europa, ma le indicazioni non sono chiare. Ulteriori riduzioni dipenderanno strettamente dai dati futuri e potrebbero essere limitate se l’inflazione dovesse rimanere alta. Un contesto che però non ha impedito alle Borse europee di continuare la propria corsa: Euro Stoxx 50 +0,7%, Stoxx 600 +0,66%, maglia rosa Piazza Affari +0,95%. Intorno alla parità Wall Street, che attende di capire le intenzioni della Fed, da oggi isolata, rispetto al resto del mondo nel mantenere un atteggiamento restrittivo in materia di tassi. Questo nonostante il picco dell’inflazione sia stato raggiunto quasi 3 anni fa.
Nvidia contro Microsoft, sfida tech mondiale
Il 5 giugno 2024 resterà una data storica per NVIDIA che ha concluso la seduta con una capitalizzazione di mercato oltre i $3.000 miliardi e superando Apple. Sotto la guida del CEO Jensen Huang, NVIDIA punta ora a superare Microsoft, attualmente la società con la maggiore capitalizzazione di mercato a Wall Street. NVIDIA, nota per i suoi microchip e soluzioni per l’intelligenza artificiale e il gaming, ha beneficiato della crescente domanda di GPU. Questa specializzazione ha permesso a NVIDIA di crescere rapidamente, distinguendosi da Apple, famosa per i suoi dispositivi consumer. Microsoft, invece, ha una strategia diversificata che include software, servizi cloud e hardware. Il suo servizio cloud Azure è un leader del settore, competendo con Amazon Web Services (AWS). Inoltre, Microsoft ha una forte presenza nel software aziendale con Office 365 e nel settore dei videogiochi con Xbox. Non ultimo il posizionamento nel mercato dell’intelligenza artificiale con Open AI. Nonostante il rally, gli analisti sono ottimisti su NVIDIA, con 51 raccomandazioni di acquisto, 4 hold, e nessun sell. Anche Microsoft, con flussi di reddito ricorrenti dai suoi servizi cloud e software e l’opzione di crescita nell’AI, mantiene una solida valutazione di mercato. La sua strategia di acquisizioni ha ampliato l’ecosistema, rafforzando ulteriormente la sua posizione. In sintesi, NVIDIA continua a crescere rapidamente grazie alla domanda di tecnologie avanzate, mentre Microsoft rimane un colosso con una strategia diversificata. La competizione tra queste due aziende è probabilmente la massima espressione delle diverse direzioni intraprese nell’industria tecnologica globale.
Dallas sfida Wall Street
Un gruppo di oltre 24 investitori, supportato da fondi come BlackRock e Citadel Securities, sta pianificando di avviare una nuova borsa valori nazionale a Dallas, Texas. Questa iniziativa mira a capitalizzare sulla crescente insoddisfazione per i costi di conformità associati al Nasdaq e alla Borsa di New York (NYSE), oltre che per le recenti regolamentazioni. La nuova piazza finanziaria, denominata Texas Exchange, ha raccolto circa $120 milioni da investitori privati e grandi società di investimento. Secondo il Wall Street Journal, il gruppo prevede di presentare i documenti di registrazione alla Securities and Exchange Commission entro quest’anno, con l’obiettivo di iniziare le negoziazioni nel 2025 e ospitare la prima quotazione nel 2026. Questa iniziativa riflette un cambiamento già in corso nel panorama economico statunitense, con molte imprese che si trasferiscono in stati con normative e politiche fiscali più vantaggiose. Pensiamo ad esempio alla migrazione dalla California verso zone limitrofe come fatto da Tesla. Il Texas è attraente essendo attualmente sede di numerose aziende della lista Fortune 500, tra cui Exxon Mobil, AT&T e American Airlines. Molte altre aziende stanno seguendo questo trend, attirate dalle favorevoli condizioni fiscali dello stato che punta ora a dotarsi anche di una venue specializzata nel mercato dei capitali.