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Insights 28 Mag 2024

Il punto sul mercato di Integrae SIM

La vita può essere capita solo all’indietro, ma va vissuta in avanti” (Sören Kierkegaard)

Bce rule. La prossima settimana la Banca centrale Europea con molta probabilità abbasserà il tasso di interesse. Prima manovra dopo quasi 3 anni di rialzi consecutivi interrotti da alcuni mesi di attesa. Ma anche ora che siamo vicini al traguardo c’è chi invita a non cantare vittoria. Secondo Philip Lane, capo economista della Bce, intervenuto in occasione di un evento a Dublino, il probabile taglio dei tassi di interesse da parte di Francoforte, non sarà una dichiarazione di vittoria sull’inflazione. Secondo Lane c’è ancora molta pressione sui costi nell’economia europea. È possibile rimuovere il livello massimo di restrizione ma siamo ancora in mezzo una situazione inflativa. Lo dimostra anche il fatto che le materie prime, sebbene lontano dai massimi, restino particolarmente volatili. Ieri il petrolio è salito di questi il 2%, il prezzo del gas sulla Borsa di Amsterdam di oltre il 5%. Anche l’indice dei noli di trasporto marittimi, si muove vicino ai massimi di periodo. Le Borse hanno però festeggiato a modo loro l’avvicinarsi del momento della svolta sul fronte della politica monetaria: Piazza Affari la migliore in rialzo dello 0,79%, alle sue spalle l’Euro Stoxx 50 +0,46% e lo Stoxx 600 +0,32%. Wall Street invece ha chiuso piatta. Torna a farsi sentire la volatilità: +4% il Vix sull’S&P 500, in recupero dai minimi storici. Piatto forte del calendario macro di oggi: alle 16:00 il rapporto sulla fiducia dei consumatori a maggio in Usa.

Mister miliardo

La startup xAI di Elon Musk ha ottenuto $6 miliardi in un nuovo round di finanziamenti serie B, portando la sua valutazione complessiva a $24 miliardi. Gli investitori, tra cui Andreessen Horowitz e Sequoia Capital, stanno puntando molto su aziende come OpenAI man mano che la competizione nell’intelligenza artificiale si intensifica. Secondo un post dell’azienda di ieri, la valutazione pre-finanziamento di xAI era di $18 miliardi, come confermato da Musk su X. I fondi saranno destinati al lancio dei primi prodotti di xAI, alla costruzione di infrastrutture avanzate e all’accelerazione della ricerca e sviluppo di nuove tecnologie. Musk ha aggiunto in un altro post su X che ci saranno ulteriori annunci nelle prossime settimane. Nel frattempo, aziende come OpenAI, supportata da Microsoft, e Alphabet continuano a guidare la corsa all’intelligenza artificiale generativa, favorendo investimenti significativi e innovazioni in un settore in rapida evoluzione. Un contesto dove cerca di farsi spazio anche l’Italia come annunciato in occasione di una riunione del G7 a Presidenza italiana da parte del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Il Paese investirà fondi pubblici per €1 miliardo in questa tecnologia sostenendo imprese locali. Tra queste ci sarà probabilmente Spindox, società quotata su Euronext Growth Milan, Spindox, operatore nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT destinati all’innovazione digitale nel business delle imprese. Spindox è tra i partner che si occuperanno di portare a termine due progetti finanziati dai fondi PNRR nell’ambito degli Ecosistemi dell’innovazione per la sostenibilità.

Retromarcia sull’auto elettrica?

A Mirafiori, lo stabilimento torinese simbolo della produzione di automobili in Italia, si riparte con la produzione della 500 ibrida, ma non dei veicoli elettrici. Questa decisione, se confermata, rappresenterebbe un’importante per le scelte di politica industriale del gruppo in Italia. Secondo Automotive News Europe la produzione della nuova 500 ibrida inizierà verso la fine del 2025. Il nuovo modello sarà basato sulla stessa piattaforma della 500 elettrica, mentre la vecchia versione, sia a benzina che ibrida, sarà gradualmente eliminata. La produzione annua a Mirafiori potrebbe raggiungere le 200.000 unità, di cui 125.000 ibride, un netto miglioramento rispetto alle 80.000 minicar prodotte l’anno scorso. Questa crescita si allinea anche con l’obiettivo del Governo italiano di raggiungere una produzione di almeno 1 milione di veicoli all’anno entro il 2030. La questione della produzione della 500 ibrida è stata discussa per mesi, ma grazie ai nuovi incentivi per le auto, il progetto potrebbe finalmente prendere il via. La decisione non lascia però completamente soddistatti gli stakeholders: la scelta di puntare su un motore a combustione appare come una marcia indietro rispetto alla tendenza verso i veicoli elettrici a livello mondiale. Inoltre per il rilancio di Mirafiori sarebbe stato meglio un nuovo modello ad alto volume e più economico, come la Panda, che verrà invece prodotta in Serbia.