Il punto sul mercato di Integrae SIM
“La pecca più grande degli italiani, il loro vizio peggiore, il difetto più imperdonabile è la furbizia” (Franco Modigliani)
Moody’s ha annunciato di avere rivisto il proprio giudizio sulle prospettive di crescita da neutrale a negativo. Scelta che non è piaciuta al MEF, Ministero delle Finanze italiano, sostenendo che i dati più recenti mostrano “altro”. Piazza Affari si è mostrata indifferente alla notizia chiudendo la seduta in positivo riavvicinando i 23mila punti. L’impatto forse ci sarà ma non nel breve. L’Italia sta beneficiando di un aumento del PIL nominale molto elevato, superiore al costo di finanziamento del debito portando così a una riduzione del rapporto deficit/PIL. Un fatto che non si è mai verificato negli ultimi 20 anni. L’inflazione inoltre si mangia il debito, con un ulteriore impatto positivo sulla sostenibilità dei conti pubblici. Davvero “opinabile” quindi il giudizio di Moody’s. Aggiungiamo che i sondaggi tra gli investitori mostrano come almeno sino a fine mese i mercati continueranno a salire spinti dai bassi volumi e dal flusso di notizie positivo. In Italia il turismo è tornato sui livelli pre-pandemia, e in alcuni casi ha superato tali valori con un impatto molto positivo sull’espansione dell’economia. Godiamocela sino all’autunno.
La locomotiva USA è più green
I posti di lavoro sono numerosi, i salari stanno aumentando, le persone hanno più soldi rispetto alla situazione pre-pandemia, per cui al momento è difficile pensare a una recessione in USA. Il rovescio di questa medaglia è che, a meno di un freno dell’inflazione, i tassi continueranno a salire, frenando il rialzo delle asset class principali ovvero azionario ed obbligazionario. Inflazione in uscita mercoledì sarà il market mover di questa settimana: CPI, atteso all’8,7% vs il 9% della rilevazione precedente. Il petrolio resta sotto i $90 al barile, -10% la scorsa settimana, in calo anche il gas naturale. Questo nonostante i venti di guerra che soffiano dai mari d’oriente. In questo contesto di “pace finanziaria” Joe Biden incassa probabilmente la prima vittoria politica dalla sua elezione. Con un voto di scarto è stato approvato il piano di stimoli da $700 miliardi, che per 340 miliardi sono destinati alla lotta al cambiamento climatico. L’operazione ha l’obiettivo di ridurre i costi dell’energia, diventando il primo produttore al mondo di energia green. La conseguenza sarà anche un deciso aumento dei posti di lavoro, per questo è stata definita un’operazione “che si paga da sola”.
Il value che batte il growth
Softabank, multinazionale finanziaria giapponese, ha perso 23 miliardi di dollari nel secondo trimestre 2022 a causa del sell off sui titoli tech a livello globale. Il vision fund fondato nel 2017 è stato il comparto che ha perso di più. Nel trimestre precedente Softbank ha perso circa 15 miliardi di dollari, quindi in 6 mesi la perdita è stata pari ai profitti accumulati nell’intero esercizio precedente. Commentando questi risultati il CEO ha dichiarato di vergognarsi e ha annunciato un piano di taglio costi. UPS, colosso della logistica mondiale, ha invece annunciato l’acquisizione di BOMI group, società di logistica nel campo biomedicale. BOMI, 3mila dipendenti e quasi 400mila mq di magazzini, si era quotata su Euronext Growth Milan nel 2015 per poi essere delistata a seguito dell’acquisizione di una società di private equity. Oggi l’exit del fondo per entrare in un grande gruppo industriale. La conferma che l’economia reale italiana interessa ai big player internazionali, non soffre di sell off, e che Piazza Affari è un passaggio fondamentale per creare valore in questa prospettiva.