Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Se la mia mente può concepirlo e il mio cuore può crederlo, allora io posso compierlo” (Muhammad Ali)
Scende la volatilità ma resta l’incertezza. Le Borse hanno reagito dai minimi del mese sull’attenuarsi delle tensioni soprattutto a livello geopolitico mentre sul fronte macroeconomico i segnali sono ancora contrastanti. Da un lato c’è stato un calo impressionante delle richieste di sussidi di disoccupazione in Usa, sebbene impattato da diversi fattori, anche climatici, dall’altro l’indice alla produzione della Fed di Filadelfia a gennaio inferiore alle attese. Non è quindi ancora chiaro se ci sarà o meno una recessione e di conseguenza l’impatto sull’orientamento della politica monetaria della banca centrale. Ieri il Presidente della Fed di Atlanta ha dichiarato di non aspettarsi un taglio di tassi prima del terzo trimestre 2024 a meno di una discesa dell’inflazione più rapida delle attese. Un ulteriore tassello che ha contribuito, nelle ultime settimane, a portare le probabilità di un taglio dei tassi nel mese di marzo dall’80% e al 60%. Risultato di questo newsflow? Vix -5%, Nasdaq +1,4%. Resta sotto pressione il Bitcoin: -4%, che porta il rosso a 1 settimana all’12%. A livello corporate Apple è sotto i riflettori, dopo la promozione a buy da parte di Bank of America sulle aspettative dell’introduzione di funzioni di intelligenza artificiale nei nuovi smartphone, cosa che dovrebbe spingere la clientela a cambiare telefono. Nella giornata di oggi il market mover dovrebbe essere discorso di Christine Lagarde alle ore 11:00 e la vendita di case esistenti a dicembre in Usa alle 16:00.
L’intelligenza artificiale non fa paura
A Davos è stata la giornata dell’AI. In particolare c’era molto attesa per il discorso di Sam Altman, l’amministratore delegato di OpenAI, la società che ha creato ChatGPT. L’imprenditore ha dichiarato che le preoccupazioni intorno all’evoluzione dell’intelligenza artificiale sono fondate, per questo sono necessarie nuove regole. Ed è fondamentale intervenire presto, prima che la situazione sfugga di mano. «C’è ancora tempo ma abbiamo anni, non decenni» è la sintesi del suo discorso. Sulla causa promossa dal NYT per l’utilizzo dei suoi articoli allo scopo di istruire ChatGPT facendogli poi concorrenza, Altman ha dichiarato di non essere preoccupato sostenendo di essere pronto a pagare milioni di dollari agli editori che accetteranno di collaborare con la società per allenare i chatbot. Altman è intervenuto anche sulla vicenda del suo licenziamento dalla società che ha fondato, per poi essere riammesso nell’arco di pochi giorni. Si sarebbe trattato del forte stress legato alla corsa all’utilizzo dell’AI. Situazione che potrebbe ripresentarsi in futuro. Il focus sull’AI di Davos è però servito per rimettere al centro della scena l’industria e tutte le imprese che già stanno concretamente elaborando modelli di business remunerativi. Tra queste Spindox, quotata su Euronext Growth Milan, società di riferimento nel mercato dei servizi e dei prodotti ICT destinati all’innovazione digitale delle imprese, che lo scorso novembre ha annunciato l’ammissione allo sviluppo di una piattaforma di supporto alle decisioni con largo impiego di tecniche di intelligenza artificiale, finanziata dai fondi del PNRR. Spindox è oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae SIM.
L’Italia è una repubblica fondata sul lavoro e…
Bill Gates ha incontrato ieri a Roma la Premier Giorgia Meloni e il Presidente della Repubblica. Entrambe i colloqui hanno riguardato l’intelligenza artificiale che il Governo ha deciso di mettere al centro della propria iniziativa politica internazionale e dell’agenda del prossimo G7 che sarà presieduto proprio dall’Italia e si svolgerà in Puglia, tra le regioni italiane più “industrializzate” dal punto di vista tecnologico e dell’innovazione. Per Meloni si tratta infatti del terzo incontro su questo argomento dopo quello con Elon Musk e il numero uno di Linkedin. Iniziative che vanno soprattutto nella direzione di comprendere gli impatti sull’occupazione che avrà la crescente adozione della nuova tecnologia ed elaborare una propria posizione e strategia. Annuncio che arriva nel giorno in cui Google, dopo avere licenziato 12mila dipendenti nel corso del 2023, avrebbe in programma nuovi tagli nel 2024, allo scopo di ridurre i costi ed avere maggiori risorse da destinare agli investimenti nell’intelligenza artificiale. Una scelta, quella di Meloni, che punta anche a migliorare il posizionamento del nostro Paese nel campo dell’innovazione. Non dimentichiamo che l’Italia occupa la 26esima posizione, dietro Malta, e appena davanti Cipro, nel Global Innovation Index 2023 stilato da Wipo – World Intellectual Property Organization, che analizza, attraverso 80 indicatori, la propensione all’innovazione di 132 paesi, determinandone una classifica a livello mondiale.