Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Il clima è ciò che ci aspettiamo, il tempo è ciò che abbiamo” (Mark Twain)
Il rally si prende una pausa, ma lo fa dopo quasi 4 settimane di rialzo ininterrotto. Tutti i principali indici hanno chiuso flat (MSCI World +0,11%) mentre la volatilità rimbalza da minimi, +3%. Siamo alla vigilia di un importante flusso di notizie lato macro e corporate e l’attesa favorisce un clima di “calma”. Le premesse per il consolidamento di fiducia ci sono però tutte. A cominciare dai risultati del cybermonday che in Usa dovrebbe avere fatto segnare un record. Le vendite online nella giornata dedicata alle offerte di elettronica dovrebbero avere sfiorato i $10 miliardi, +7,5% su base annua, top storico nel commercio online in Usa. Tra novembre e dicembre saranno invece $230 i miliardi di spese in questa categoria, sopra i livelli pre pandemia. Gli americani spendono, ma pare lo stiano facendo soprattutto indebitandosi, l’uso del meccanismo buy now e pay later è infatti aumentato del 40% rispetto al 2023. Anche in Italia si preveder un record, oltre €4 miliardi di euro, +4/5% rispetto all’anno precedente, ma anche in questo caso il dubbio è se si tratti di spese aggiuntive o sostitutive di quelle natalizie, a prezzo pieno. Questa è anche la settimana in cui si festeggia un anno di vita di ChatGPT, ovvero la data del lancio della versione beta. Nei primi 5 giorni dal lancio oltre 1 milione di utenti avevano utilizzato il software, oggi siamo a 100 milioni di utenti attivi a settimana. Gli sviluppatori al lavoro nel mondo, solo sullo sviluppo della piattaforma, sono oltre 2mila, mentre Il 90% delle aziende di Fortune 500 utilizza abitualmente ChatGPT nei propri processi. Questo spiega in buona parte il rally in Borsa del tech nell’ultimo anno. E per alcuni siamo solo all’inizio.
Dopo la Davis l’Italia punta sull’Expo
Dopo essere riuscita ad aggiudicarsi la Coppa Davis a distanza di 47 anni, l’Italia punta a conquistare un altro importante traguardo. Oggi alle 17:00 a Parigi sarà annunciata la sede dell’edizione 2030 dell’Expo. In gara sono rimaste due città: Roma e Riyad. Una sfida che vede la città eterna in vantaggio ma dove nulla è scontato considerato che l’Arabia Saudita sta investendo enormi quantità di denaro, per aumentare la propria visibilità sul piano internazionale cercando di aggiudicarsi grandi eventi su scala mondiale, calcio, tennis, golf, formula uno ed ora anche il business. Roma invece punta sulla sua storia e spera di replicare il successo di Milano con Expo 2015, che ha cambiato il volto della città lombarda, avvicinandola alle grandi capitali internazionali europee, come Londra e Parigi, favorendo ingenti investimenti esteri in molteplici settori. La città eterna è in ritardo e punta a colmare il gap con Milano, dopo avere perso anche il “treno” delle Olimpiadi, che invece è riuscita a cogliere sempre Milano, allungando ulteriormente il proprio ciclo di espansione. Ricordiamo che secondo uno studio Bocconi commissionato dalla Camera di Commercio di Milano, l’Expo 2015 ha generato tra il 2012 e il 2020 una produzione aggiuntiva pari a €31,6 miliardi, circa l’1% della produzione totale nazionale.
La COP sei tu
Domani inizia la Cop28 di Dubai, la più importante conferenza mondiale sul clima. Un’edizione piena di contraddizioni, Dubai è tra i primi 10 produttori al mondo di petrolio e il presidente di turno dell’evento è l’attuale Ceo della compagnia statale Oil&Gas. La presa d’atto, forse, che non si possono fare passi avanti nella lotta ai cambiamenti climatici, se non si riconosce il ruolo centrale dei Paesi e delle industrie di riferimento nella produzione di combustibili fossili. Questa edizione si annuncia come la più affollata di sempre, oltre 70mila persone, il doppio dell’edizione precedente in Egitto. L’apertura della manifestazione sarà affidata a Re Carlo III, insieme al Segretario Generale dell’Onu. Presenti 198 Paesi con delegazioni sontuose. Assenti Joe Biden e Xi Jimping, presente invece Papa Francesco che rilancerà i contenuti dell’Enciclica green. Nonostante questo clamore la transizione energetica è un settore che non ha ben performato in Borsa negli ultimi 2 anni. In particolare i fondi che hanno puntato sull’ESG hanno reso poco. Chissà che la Cop28, e soprattutto le sue conclusioni, non possano rilanciare i titoli del settore. Tra questi ricordiamo quelli oggetto di copertura da parte di Integrae SIM: AATech, Altea Green Power, Green Oleo e Redelfi.