Il punto sul mercato di Integrae SIM
“In politica i tempi del sole e della pioggia sono rapidamente cangianti” (Giulio Andreotti)
A un passo dall’anniversario dei 10 anni della frase “Whatever it Takes” Mario Draghi ha probabilmente concluso la propria esperienza di Governo. Un finale amaro che solo la politica italiana poteva offrire alla figura istituzionale in questo momento, e forse da diversi anni a questa parte, più autorevole del Paese a livello internazionale. Il Parlamento avrebbe potuto evitare lo “scempio”, votando Draghi Presidente della Repubblica, garantendo così al Paese la sua permanenza ai vertici delle istituzioni per il tempo necessario ad attuare le riforme e “incassare” i soldi del PNRR, e invece non si è fatto sfuggire l’occasione per bruciarlo. La risposta dei Mercati non si è fatta attendere: il futures sull’indice di Piazza Affari è arrivato a perdere nella serata di ieri (si veda il grafico sotto riportato) oltre il 4% e c’è grande preoccupazione per l’apertura di questa mattina. Grosse perdite anche per Titoli di Stato soprattutto sulle scadenze più lunghe. In questo clima si riunisce oggi la BCE, per decidere non solo sul livello dei tassi (ore 14:15 la comunicazione), visti in rialzo di 25 punti base, ma anche per annunciare i dettagli del meccanismo di stabilizzazione dello spread. Alle 16:15 il discorso di Christine Lagarde.
Quanto ci costa la crisi di Governo?
Citigroup ha provato a stimare l’impatto della crisi di Governo: vendite per 200 miliardi di euro sui BTP. La prospettiva di nuove elezioni, che potrebbero a questo punto avvenire alla fine dell’estate con una campagna elettorale fatta tra gli ombrelloni, paralizzerebbe le riforme e il rischio concreto di perdere €145 miliardi di incassi dal PNRR. Sempre secondo la banca d’affari statunitense, con nuove elezioni l’indice FTSE Mib potrebbe arrivare a perdere il 5%, ovvero €30 miliardi di capitalizzazione. Per Equita SIM ogni 100 punti di maggiore tasso di interesse la spesa per interessi sul debito pubblico sale rispettivamente di €2,5 miliardi nel 2023, €7 miliardi nel 2024 , €10,1 miliardi nel 2025 . Come proteggere i propri risparmi? Diversificare a livello internazionale, investire in economia reale e nei settori anticiclici o meno esposti al contesto geopolitico. E in questo scenario ieri si è quotata una nuova società su Euronext Growth Milan, a dimostrazione che gli investitori gradiscono l’asset class small cap in cui Integrae SIM è leader per numero di IPO con una quota di mercato che sfiora il 40%.
Negli Usa la parola “recessione” si fa sempre più concreta
Secondo un pool di economisti rilevati da CNBC c’è il 30% di probabilità di una congiuntura negativa entro i prossimi 12 mesi, e un 50% nel corso dei prossimi 24 mesi. Il mercato inizia anche a perdere fiducia nella capacità della FED di orientare l’economia in un’orizzonte di breve termine, con una sola certezza l’inasprimento della politica monetaria che frenerà la crescita. Nonostante ciò l’indice S&P 500 ha chiuso la terza seduta su quattro in territorio positivo e il Nasdaq la quarta su cinque, trascinato dal settore tecnologico. In gran spolvero come non si vedeva da mesi grazie al flusso di notizie positivo in arrivo dalle trimestrali, Netflix su tutti. Da questa parte dell’Atlantico quindi la crisi politica italiana è stata ignorata. Che il mercato inizia a “ricomporsi” lo dimostra anche il calo del prezzo dell’oro tornato a minimi dallo scorso marzo.
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