Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Dio ci ha dato due orecchie, ma soltanto una bocca, proprio per ascoltare il doppio e parlare la metà” (Epitteto)
Il giorno della Fed. Scontato il congelamento dei tassi di interesse gli operatori hanno gli occhi puntati sui “dot plot” e pronti ad analizzare ogni singola parola che sarà scritta sul comunicato e dichiarata da Jerome Powell in occasione della conferenza stampa post riunione del FOMC. Lo scenario “base” è che i tassi di interesse abbiano raggiunto il picco ma resteranno su questi livelli più a lungo delle attese, ovvero almeno sino a giungo del prossimo anno. La curva dei tassi statunitensi è infatti ancora molto inclinata, con il decennale che tratta di poco sotto il 4,4%. Il Segretario di Stato Janet Yellen, ex governatore FED, si è detta molto soddisfatta dello stato dell’economia Usa, ovvero nessun segnale di recessione e inflazione in calo. Ieri il dato sui “permessi alla costruzione rilasciati” del mese di agosto, ha battuto le attese, mentre i “nuovi cantieri residenziali” hanno deluso mantenendosi però tutti sopra la soglia di 1 milione di unità. La Fed può quindi affermare di essere riuscita nel proprio intento di contenere l’aumento del costo della vita senza avere portato in recessione in Paese. Evento mai accaduto nel recente passato della storia della politica monetaria statunitense. Attenzione però, Yellen, è di nomina politica e le sue parole potrebbero fare parte del gioco delle parti alla vigilia della partenza della campagna elettorale statunitense.
Il tech è sempre sotto il segno del toro
Secondo la società di ricerca indipendente Wedbush il rally del settore tech può continuare fino alla fine dell’anno, nonostante i timori legati alle decisioni della Fed. Gli analisti ritengono che le aziende stiano iniziando a comprendere meglio quello che sembra essere un ambiente di spesa IT stabile e in leggero miglioramento verso la fine dell’anno e nel 2024. Operativamente gli esperti ritengono che: “i titoli tecnologici saliranno fino alla fine dell’anno”, senza uscire da un mercato toro. Inoltre, Wedbush sostiene che la banca centrale statunitense stia “iniziando finalmente a sventolare la bandiera bianca”, con tagli dei tassi all’orizzonte nel 2024. Gli esperti si concentrano in particolare sulla crescita tecnologica guidata dall’intelligenza artificiale, sostenendo che la “traiettoria di crescita guidata dall’IA sia simile a quella di un razzo” che guiderà il settore tecnologico nei prossimi 12-18 mesi. Un contesto positivo che potrebbe valicare i confini del Nord America investendo anche l’Italia, ed in particolare i titoli quotati su Euronext Growth Milan dove il comparto tech è il settore più rappresentato con una quota superiore al 20% tra i 200 appartenenti all’indice.
Italia osservata speciale
Il prossimo 27 settembre sarà approvato Nadef ovvero la Nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza). Si tratta del primo passo per determinare i saldi della Legge di Bilancio ovvero gli spazi di manovra del Governo in materia di economia. Secondo Roberto Race, Segretario Generale di Competere.EU, osservatorio macroeconomico sull’andamento dell’economia italiana, i dati qualitativi e quantitativi diffusi da diversi istituti hanno confermato il deterioramento del contesto economico italiano all’interno di uno scenario che, anche a livello internazionale, mostra segnali di ulteriore rallentamento. Anche i principali centri di previsori previsione Confindustria, Banca d’Italia e il Governo stesso stanno prendendo atto del mutamento di contesto rivedendo al ribasso le proprie stime di crescita, ad oggi molto ottimistiche, secondo l’esperto. Anche gli analisti di Barclays hanno fatto il punto della situazione sull’Italia e sul debito pubblico. Gli esperti si aspettano un disavanzo più elevato quest’anno e vedono «rischi al rialzo per le previsioni relative al 2024». Anche se ritengono che il Governo «manterrà un approccio prudente riguardo al bilancio del prossimo anno», prevedono un «aumento del rapporto debito/Pil nel 2024. Possibili riduzioni richiederebbero una crescita elevata o una politica fiscale più restrittiva». Scenario al momento condiviso dagli investitori che continuano ad essere compratori di debito pubblico contribuendo a mantenere tassi e spread sotto le soglie di allarme. Situazione che potrebbe però cambiare velocemente se il Governo dovesse invertire la rotta o anche solo narrazione rispetto a un una politica di rigore e rispetto dei vincoli della Commissione Europea.