Il punto sul mercato di Integrae SIM
“L’universo è fatto di storie, non di atomi” (Muriel Rukeyser)
La Bce batte un colpo. L’incertezza è massima a poche ore dall’annuncio sulla politica monetaria. Secondo gli ultimi sondaggi la probabilità di un rialzo è pari al 70%. Ma cosa ci sta dicendo lo spread? Alla vigilia della decisione della banca centrale i differenziale di rendimento con la Germania sfiora il 2% mentre le ultime aste di titoli di Stato sono in rialzo sebbene sempre sotto la soglia del 5%. Sui mercati c’è quindi molta volatilità ed anche attenzione sull’Italia in considerazione del delicato passaggio della Legge di Bilancio, il cui saldo resta per il momento in mistero. Un’incertezza che coinvolge anche il mercato azionario da un paio di sedute senza una chiara direzione. La volatilità è infatti in deciso calo (ieri -6%) nonostante i movimenti frazionali dei listini. Nel frattempo l’inflazione Usa è cresciuta oltre le attese, il dato più alto degli ultimi 14 mesi. In dettaglio però la crescita è stata legata ai fattori energetici. La componente core invece non è cresciuta e questo ha contribuito a mantenere i listini statunitensi in territorio positivo. Gli effetti dell’incremento del costo del denaro si stanno quindi traducendo sull’economia reale come vuole la Fed. Probabile quindi che Jerome Powell mantenga una posizione di attesa della politica monetaria.
Tassare gli extraprofitti non s’ha da fare
La Bce ha bocciato la tassa sugli extra profitti. Secondo Francoforte il provvedimento comporterebbe dei rischi e tra questi i principali sono: diminuzione della liquidità a disposizione delle banche per fare fronte a shock economici; la riduzione dell’erogazione del credito; minore fiducia da parte degli investitori e creazione di un quadro fiscale incerto; misura una tantum. Il Governo, alla disperata ricerca di risorse per la Legge di Bilancio, deve quindi trovare un punto di equilibrio con il sistema bancario. Ogni giorno che passa la manovra si annuncia più light, causa le grandi difficoltà a trovare le coperture per finanziare per i provvedimenti più attesi ovvero taglio del cuneo fiscale e risorse per la sanità. Nel frattempo si avvicina la partenza dell’offerta del Btp Valore che inizierà il prossimo 2 ottobre. Un termometro importante per misurare la fiducia dei privati nei confronti del bilancio dello Stato. I tassi di rendimento in questo momento sono molto interessanti, in grado di battere l’inflazione nella durata del prestito, per cui è probabile che si tratterà di un grande successo.
Il tech combatte l’inflazione
Apple è al centro di una guerra tecnologica tra Cina e Usa, proprio mentre la società lancia il nuovo modello dell’ iPhone 15, in uscita il prossimo 22 settembre. A sorpresa i prezzi di listino non saliranno facendo presumere che la società si aspetti un rallentamento della domanda di dispositivi. Apple si comporta quasi come una banca centrale dell’elettronica, dando il proprio contributo nella lotta all’inflazione mantenendo stabile il prezzo dei propri prodotti. Una scelta che il gruppo si può permettere considerato il livello di marginalità e l’enorme base di clienti fedeli. Il mercato non ha però apprezzato, penalizzando il titolo in ribasso del 5%. Una piccola correzione se considerato che da inizio anno il titolo sale del 35% da inizio anno. Ma il tech non se la passa male. L’Ipo più grande di tutti i tempi in Usa , ovvero quella della società di semiconduttori Arm, ha registrato una domanda che ha superato di 10 volte l’offerta. Nel frattempo anche Birkenstock, le scarpe tedesche “low profile” ha presentato la richiesta di quotazione in Usa. Non sono noti i dettagli dell’offerta ma indiscrezioni parlano di $8 miliardi. A che questo è un buon segnale per la Borsa che dimostra il suo appeal per canalizzare capitali per lo sviluppo dell’economia reale.