Il punto sul mercato di Integrae SIM
“L’esser contenti è una ricchezza naturale, il lusso è una povertà artificiale” (Socrate)
Un’altra giornata di vendite, e di aumento dei rendimenti dei titoli di Stato. Milano oggi è stata la peggiore d’Europa, spinta verso il basso dalla debolezza dei titoli bancari (ieri Bper -5%, dopo la diffusione dei risultati semestrali) terzo calo consecutivo di ribasso. Cattive notizie anche dal rendimento dei BTP: superato il 4,2%, mentre lo spread si è allargato a 167. Questo mentre il brent si avvicina a $85. Nel bel mezzo della bufera intervengono due patrioti finanziari. Warrent Buffet dichiara di non essere preoccupato del declassamento del rating statunitense e consiglia di comprare il debito statunitense: “ci sono cose di cui la gente non dovrebbe preoccuparsi, e questa è una di quelle”. Anche Jamie Dimon, capo di JP Morgan, getta acqua sul fuoco: “nessuno si dovrebbe mettere contro gli Stati Uniti”. Fiducia nel proprio Paese ma anche la consapevolezza che nei prossimi 3 mesi gli Usa dovranno rifinanziare $1.800 miliardi di debito pubblico (praticamente il PIL italiano). E se dovessero farlo a tassi crescenti sarebbe un danno per l’economia. Oggi sono attesi importanti dati macro sul mercato del lavoro. Alle 14:30 il salario medio orario a luglio a le buste paga del settore non agricolo sempre a luglio. Gli operatori sperano in una conferma del raffreddamento dell’economia Usa per evitare che i rendimenti salgano troppo.
Banchieri meno duri e più cauti
Fabio Panetta componente della BCE, invoca prudenza sul fronte della stretta monetaria. Il banchiere ha dichiarato che Francoforte dovrà calibrare sempre di più le proprie decisioni considerando che la politica monetaria si tra traducendo sul sistema economico in modo più rapido del previsto. Il calo a sorpresa del PIL in Italia nel terzo trimestre è un segnale di allarme importante in un contesto in cui i prezzi alla produzione mostrano un significativo calo dell’inflazione. Una dichiarazione da colomba che fa capire come il muro dei falchi inizi a mostrare le prime crepe aprendo la strada alla fine della politica monetari restrittiva anche in Europa già a partire dalla riunione di settembre. L’obiettivo resta comunque quello di portare l’inflazione al 2%, come dimostra l’aumento di 25 punti base da parte della Banca d’Inghilterra nella giornata di ieri, con la prospettiva di farlo ancora in futuro nonostante un’economia stagnante.
L’estate del lusso
I primi 6 mesi del 2023 sono stati tra i migliori del secolo per l’industria del lusso e le prospettive future sono ancora impostate al rialzo. La fiducia sul settore è confermata dagli annunci di numerose e importanti operazioni di carattere straordinario che coinvolgono anche il nostro Paese. La notizia più recente, per importanza, è la possibilità che Birkenstock, marchio molto in voga tra le nuove generazioni, faccia il proprio ingresso in Borsa a settembre con una valutazione di oltre $8 miliardi. Recente anche l’annuncio dell’ingresso di Kering nel capitale di Valentino: il 30% del capitale è stato rilevato per la somma di €1,7 miliardi dai soci del Qatar che restano tuttavia ancora il primo azionista. Operazioni che dimostrano come ci sia molto “denaro” sul settore del lusso con ricadute positive soprattutto sul sistema delle PMI italiane, che lo ricordiamo, producono il 70% dei prodotti di lusso mondiale. Tra queste diverse società quotate in Piazza Affari ed in particolare sul listino Euronext Growth Milan, che vede tra i protagonisti FOPE, attiva nel campo della gioielleria e GM Leather nel campo della pelletteria, tutte oggetto di copertura da parte dell’ufficio studi di Integrae SIM.
Il Punto sul Mercato va in ferie. Ci rivediamo il 28 agosto!