Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Il successo non è mai definitivo, il fallimento non è mai fatale; è il coraggio di continuare che conta” (Winston Churchill)
Il primo semestre 2023 sarà ricordato come uno dei migliori da diversi anni. Un movimento guidato dalle aspettative di inversione della politica monetaria restrittiva da parte delle banche centrali, per effetto del calo dell’inflazione (ancora non completamente domata), e delle minori preoccupazioni sulla recessione che non si è ancora manifestata se non a livello regionale (Germania). Il semestre ha visto un crollo della volatilità -38% l’indice Vix sull’S&P 500, e dei prezzi del Gas naturale: -51% in Europa (TTF) e -39% in Usa. L’indice delle Borse mondiali (MSCI World) è entrato in un mercato toro, dopo avere recuperato oltre il 20% ai minimi di ottobre 2022, +11% da inizio anno. Il vincitore in assoluto è stato però il Bitcoin, tornato sopra i 30mila dollari +81% da inizio anno, e a seguire il Nasdaq 100, +39% trascinato dal boom dei titoli dell’intelligenza artificiale. Volgendo la sguardo al Piazza Affari nel semestre l’indice FTSE Mib 40, ha guadagnato oltre il 19% toccando il nuovo massimo da 5 anni (anche se con volumi a doppia cifra) e recuperato totalmente le perdite pre-covid, al primo posto tra le Borse europee. A trascinare al rialzo l’indice, i titoli del settore bancario i cui fondamentali sono particolarmente positivi grazia alla ripresa del margine di interesse. In rosso invece l’indice FTSE STAR che ha perso il 2%, e l’FTSE Italia Growth (che rappresenta il listino Euronext Growth Milan) in calo del 2%.
Nuovo record per Apple
Per la priva volta nella storia un’azienda statunitense supera la barriera dei $3.000 miliardi di capitalizzazione. Si tratta di Apple che venerdì scorso ha chiuso in rialzo del 2,3% toccando il nuovo massimo storico di $194,48, consolidando la posizione di leader nell’innovazione e nel mercato azionario. Alle sue spalle, ma distanziata di circa $500 miliardi, Microsoft Corp che ha una capitalizzazione di mercato di $2.500 miliardi. Steve Jobs sarebbe felice di avere raggiunto questo traguardo prima del suo storico rivale Bill Gates, confermando la bontà delle scelte strategiche. Da inizio anno le azioni di Apple hanno guadagnato circa il 53%, chiudendo la migliore performance semestrale dal gennaio 2009. Con questo risultato infine il produttore di iPhone si conferma il titolo più rappresentativo dell’indice S&P 500, con un peso del 7,7%. Il traguardo di Apple è probabilmente il più significativo tra quelli raggiunti del settore tecnologico nel corso dell’anno, come ad esempio l’ingresso nel mercato toro del Nasdaq 100, salito di quesi il 40% da gennaio ad oggi. Un contesto di cui potrebbe beneficiare anche Piazza Affari che la scorsa settimana ha superato la soglia dei 28mila punti, per la prima volta dallo scoppio della pandemia. Il settore tech è molto rappresentato all’interno del listino Euronext Growth Milan, e comprende oltre 40 società (sulle 200 quotate) tra queste oltre un terzo oggetto di copertura da parte da Integrae SIM.
Il mese delle banche centrali
Nel mese di luglio si riuniranno nuovamente le banche centrali per decidere in materia di politica monetaria. Ad oggi la probabilità di un aumento dei tassi della Fed di 25 punti base è superiore all’80%, ma resta ancora un 16% di possibilità che il costo del denaro resti invariato. Quest’ultima aspettativa è legata all’andamento dei dati che, nel corso dei prossimi 23 giorni, saranno diffusi sia in Usa che in Europa fornendo importanti indicazioni sull’andamento della congiuntura e dell’inflazione. La settimana in corso inizia le 9:55 con l’indice dei direttori degli acquisti del settore manifatturiero in Germania nel mese di giugno e alle 16:00 l’Indice ISM dei direttori agli acquisti del settore manifatturiero negli Stati Uniti sempre a giugno. Entrambe gli indici sono visti in calo sulla rilevazione precedente e sotto la soglia di 50 punti, che delinea la crescita della recessione. Mercoledì alle 20:00 invece è la giornata in cui saranno diffuse le minute del FOMC, utili per capire in dettaglio il pensiero dei banchieri della Fed. Tra giovedì e venerdì sono infine attesi importanti dati sul mercato del lavoro statunitense concludendo alle 18:45 con un discorso delle Presidente della Bce Christine Lagarde.