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Insights 22 Giu 2023

Il punto sul mercato di Integrae SIM

Il lusso è una necessità che inizia quando la necessità finisce” (Coco Chanel)

Powell ribadisce la lotta all’inflazione. Non cambia la linea del leader della Fed che ha tenuto un’audizione di fronte alla Commissione Finanze della Camera dei rappresentanti Usa. Jerome Powell ha ribadito la necessità di riportare l’inflazione al target del 2%, alimentando i timori di una maggiore stretta monetaria. Attualmente le probabilità che in occasione della riunione del prossimo mese di luglio il Fomc decida per un aumento dei costo del denaro di 25 punti base sono salite a poco meno dell’80% rispetto al 19% di un mese fa. La prossima stretta monetaria, anche da parte della Bce, potrebbe trovare conferme, o meno, dai dati macro in uscita oggi. In mattinata sono attesi gli interventi di Panetta e Nagel, rispettivamente componente della Bce e Presidente della Banca Centrale Tedesca. Alle 14:30 in usa il dato settimanale delle richieste di sussidi di disoccupazione, alle 16:00 le vendite di case esistenti a maggio e alle stessa ora una nuova audizione di Jerome Powell presso il Parlamento statunitense. In serata le scorte di petrolio greggio. Da segnalare che la volatilità sull’indice S&P 500 continua a scendere, siamo a un passo dai 12 punti: -22% a 1 mese, -38% da inizio anno. Il mercato è totalmente in una fase risk-on.

Usa chiama Italia

Nel 2022 gli Usa sono la nazione dove le esportazioni italiane sono cresciute di più. Per questo i rapporti tra Italia ed Usa devono essere costantemente improntati alla positività e all’amicizia. Soprattutto in un contesto in cui gli Usa hanno approvato una strategia economica che prevede la ricollocazione sul territorio nazionale delle produzioni strategiche. Le ultime parole di Joe Biden, che ha definito il Governo cinese, una dittatura, fanno capire come sia remota l’ipotesi che la Cina possa tornare ad essere la fabbrica del mondo garantendo bassi costi di produzione basso e di conseguenza il livello di inflazione. La deglobalizzazione può quindi essere un problema per le nostre imprese. Anche l’economia italiana va riposizionata per giocare un ruolo nel ridislocamento delle catene logistiche e produttive delle principali economie mondiali. Pensiamo ad esempio alla competizione in atto in Europa per attrarre le gigafactory delle multinazionali statunitensi. Una situazione che avrà delle ricadute anche sul nostro mercato dei capitali, ed in particolare l’Euronext Growth Milan, dove sono quotate molte società che possono beneficiare di questa nuova tendenza.

Il piccolo lusso brilla

Con la fine della pandemia le restrizioni alla libera circolazione delle persone si sono attenuate e i consumi sono tornati a crescere. A trarne grandi benefici sono stati i marchi del lusso. Pensiamo a LMVH, a cui fanno capo brand Louis Vuitton, Guerlain e Tiffany, che è diventata la prima società europea con una capitalizzazione da €500 miliardi, spinta da ricavi in crescita del 17% nei primi tre mesi dell’anno. Una crescita di oltre il 16% dall’inizio dell’anno l’ha invece registrata il mercato globale di profumi, trucchi e articoli per la cura della persona che, in Europa, ha un valore di €80 miliardi all’anno, con Germania, Francia e Italia tra i Paesi dove si spende di più. Secondo Tzoulianna Leventi investment manager di Abrdn alle spalle dei grandi nomi sono molto attive alcune interessanti società più piccole, che ricercano, sviluppano, creano i prodotti venduti dai marchi di lusso: in questo segmento si possono trovare interessanti opportunità. Tra le società che vediamo esposte a questo trend c’è G.M. Leather, azienda del settore della lavorazione e della commercializzazione delle pelli per l’arredamento, pelletteria e calzatura di lusso, quotata su Euronext Growth Milan, che ha sottoperformato il settore di riferimento nonostante solidi fondamentali (+14% l’Ebitda e +350 punti base di marginalità su base annua nel 2022) e che ha quindi ampi spazi di upside.