Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Salvaguardate il vostro diritto di pensare, perché anche pensare male è meglio di non pensare affatto” (Ipazia)
Il toro è tornato. Con la chiusura di venerdì scorso l’indice S&P 500, ha superato un rialzo del 20% dai minimi di ottobre 2022, entrando ufficialmente in un mercato rialzista. Dopo il Nasdaq quindi, anche l’indice delle value stock si è allineato al contesto di “euforia” del mercato statunitense. Un movimento che precede di alcuni giorni l’annuncio da parte della Fed sui tassi di interesse che avverrà mercoledì sera, giovedì sarà il turno della Bce. Non sono attese sorprese ovvero nel primo caso i tassi resteranno invariati, nel secondo aumenteranno di 25 punti base. Ma gli operatori sono tutti concentrati sul dopo. Questa settimana sono attesi altri importanti dati macro. Secondo gli economisti la Fed dovrebbe reagire in senso cauto a qualsivoglia diminuzione del CPI, ovvero l’inflazione di massa, in quanto non è l’indice più importante, che è invece il PCI, ovvero l’inflazione industriale. Entrambe in uscita martedì. Il punto è che mercato del lavoro non sta ancora crollando e questo tiene in piedi le chance di inaspettati aumenti del costo del denaro. Non dimentichiamo infine che le banche centrali agiscono indipendentemente dalla volontà politica, quindi inutile pensare che i Governi possano influenzare le decisioni di Powell o Lagarde.
La liquidità cerca casa
Buona la prima. Il BTP Valore ha chiuso l’offerta con una raccolta complessiva €18 miliardi, a poca distanza dal record storico di €22 miliardi raccolti con la 16ma emissione del BTP Italia. Il rendimento è invece stato fissato al 3,25% per i primi 2 anni e al 4% per il terzo e quarto anno. Si tratta comunque di una goccia nell’oceano considerato che in Italia sono ancora fermi sui conti correnti quasi €2 trillioni (fonte: Fabi). Il Mef si rivolge a questa ricchezza, anche in sintonia con la Bce che ha chiesto agli istituti di credito di remunerare i conti correnti. Il BTP Italia era una forma di protezione, mentre il BTO Valore è una forma di stabilità , che per i prossimi 4 anni consente di proteggersi con tassi interessanti ovvero di mercato, ma non indicizzati all’inflazione. Dopo questa emissione il debito pubblico italiano è stato rifinanziato sino ad oggi al 50-55%, per questo il Mef ha annunciato che sarà presto effettuato il Bis. Il Mef dovrà tuttavia scegliere il momento giusto, per evitare che venga replicato il successo della prima emissione. Ci permettiamo solo di appuntare che il Mef si dovrebbe porre l’obiettivo anche di canalizzare la liquidità degli italiani verso il mercato dei capitali. A quando un Equity Italia Valore?
Arrivano i Quanti
La velocità di calcolo accelera e apre scenari completamente nuovi. Lo sviluppo dei computer quantistici avrà ricadute su molte industrie compresa la finanza. Questa tecnologia si basa sulla codifica di informazioni in oggetti molto piccoli come gli atomi, i componenti della materia, o i fotoni, i componenti della luce. A regimi nanoscopici la fisica che governa il nostro mondo cambia, e diventa quantistica. I computer con queste caratteristiche funzionano quindi in modo completamente diverso da quelli tradizionali. Come? Possono risolvere alcuni, non tutti, i problemi, in un tempo molto più breve ovvero da anni, a pochi minuti. Quali le ricadute discruptive sulla finanza? Innanzitutto il decriptaggio dei dati, ad esempio i codici di sicurezza delle carte di credito oppure le transazioni finanziarie, così come l’analisi, ovvero la previsione dei trend futuri come ad esempio l’andamento dei mercati finanziari. Secondo alcuni esperti i computer quantistici sono simili ai telescopi, permettendo permettono di guardare molto più lontano. Secondo altri i potrebbero portare addirittura al superamento della teoria del caos, ovvero la possibilità di esaminare l’impatto di tutte le variabili. I vantaggi sono però ancora tutti da scoprire, in quanto per fare funzionare i Quanti servono i dati, e se sono troppi, il tempo che ci si mette per fornirli, annulla i benefici dell’accorciamento dei tempi di analisi. JP Morgan, Fidelity, Goldman Sachs, ma anche Intesa San Paolo in Italia, sono tra le corporate esplorando l’uso aspetti della computazione quantistica per l’ottimizzazione di portafogli.