Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Alcuni credono che il calcio sia una questione di vita o di morte. Non sono d’accordo. Il calcio è molto, molto di più”. (Bill Shankly)
L’inflazione inizia a mollare la presa. Il dato sui prezzi al consumo in Usa ad aprile ha mostrato un andamento in linea con le attese a livello sequenziale e meglio delle aspettative su base annuale. Si è trattato inoltre del livello minimo da 2 anni. In dettaglio il costo della vita è aumentato del 4,9% rispetto al +5% atteso. L’inflazione continua a quindi rallentare a un ritmo graduale, che è esattamente ciò che la Fed vuole vedere. Il dato aumenta quindi le probabilità che Jerome Powell si trasformi da falco a colomba sostenendo l’impostazione rialzista delle Borse. Gli operatori attendono infatti con “apprensione” la conclusione definitiva della politica monetaria restrittiva non solo in Usa, ma soprattutto in Europa. Ieri mattina il dato sull’inflazione in Germania ad aprile ha confermato le attese, +0,4% su base mensile rispetto al +0,8% della rilevazione precedente. Oggi continua il flusso di dati macro di rilievo: alle 14:30 in Usa i sussidi di disoccupazione e l’indice dei prezzi alla produzione ad aprile. Quest’ultimo è atteso in aumento dello 0,3% su base sequenziale dal -0,5% di marzo. Infine alle 15:15 il discorso del governatore della BoE, Bailey.
Il debito Usa è il nuovo cigno nero?
Inflazione a parte la nuova minaccia imminente per i mercati è rappresentata da una potenziale crisi del debito statunitense che finanzia scuola, sanità e spese militari. Forse per questo Wall Street, nonostante il positivo dato sull’inflazione, ha chiuso sulla parità. La crisi si potrebbe intensificare durante i mesi estivi, poiché gli Stati Uniti probabilmente supereranno il tetto del debito di 31.400 miliardi di dollari, il che richiede una soluzione legislativa. Nella storia recente si sono verificate tre crisi del tetto del debito negli Stati Uniti: nel 1995, nel 2011 e nel 2013. Di queste, quella del 2011 è la più simile a quella odierna: un’economia che si sta riprendendo da una crisi che ha comportato massicci stimoli e un panorama politico analogo. Per ora prevale ottimismo su una conclusione positiva dei negoziati tra Democratici e Repubblicani, sebbene si osservino divergenze sulle tempistiche, con attese per lo più concentrate tra Luglio e Settembre. Lo scenario base è che il Congresso possa approvare una proroga fino al 30 settembre, con la conclusione dell’anno fiscale. Un elemento di incertezza che potrebbe quindi condizionare i mercati sino alla fine dell’estate.
Il derby di Milano
Sono passati 18 anni dall’ultimo derby di Champions che si è svolto ieri sera a San Siro. Sino a questo momento Milan e Inter hanno incassato circa €80 milioni a testa dalla Uefa, grazie al percorso Champions, che saliranno a €100 milioni per la squadra che arriverà in finale. Importo destinato a salire ulteriormente con la rivalutazione delle rose. Ma a prescindere dal risultato si tratta di una grande occasione per lo sport Italiano, e milanese che guarda alle olimpiadi del 2026, preceduti da altri grandi appuntamenti come i mondiali di scherma e degli sport equestri. Il capoluogo lombardo sta cambiando rapidamente affermandosi anche come meta turistica. Nel week-end i prezzi degli alberghi gli stessi della settimana lavorativi, segnale che la città non è solo business ma anche vacanze. Nel 2022 Milano ha registrato un flusso di quasi 7 milioni di turisti che salgono a 9 milioni nell’area urbana, ponendosi al terzo posto tra le capitali europee che ospitano eventi con oltre 1000 partecipanti. Una notizia positiva anche per Piazza Affari ed in particolare per alcune delle società quotate su Euronext Growth Milan, ovvero Destination Italia, Longino & Cardenal e Portobello, esposte all’espansione del turismo in Italia e a Milano. Tutte società oggetto di copertura da parte di Integrae SIM.