Il punto sul mercato di Integrae SIM
“L’unico vero fallimento nella vita è non agire in coerenza con i propri valori” (Buddha)
E’ stato l’annuncio più “telefonato” della storia. Il Fomc all’unanimità ha deciso per un aumento di 25 punti base, portandoli al 5-5,25%, il massimo dalla crisi finanziaria del 2007-2008. Jerome Powell ne avrebbe fatto volentieri a meno ma stato costretto a farlo per mantenere l’impegno nella lotta all’inflazione (come da statuto). La crisi delle banche regionali Usa avrebbe infatti consigliato una pausa già nella riunione di oggi. Quello che cambia è lo statement più dovish, ovvero un cambio di linguaggio che equivale all’annuncio dell’inizio di un periodo di congelamento della politica monetaria. Molto probabile quindi sino fine anno, non ci saranno ne rialzi ne ribassi. Non dimentichiamoci però che quello di ieri è stato il decimo rialzo in 14 mesi. Un movimento poderoso, fortissimo, che avrebbe tramortito qualsiasi economia ed invece la recessione ancora non si è ancora completamente manifestata (sono 7 su 11 i settori dell’indice S&P classificati dagli operatori in “recessione tecnica”). Il mercato obbligazionario ed azionario hanno reagito in maniera molto composta alla notizia, avendo già scontato la decisione di oggi, ma con ancora molta incertezza sul futuro perché se l’inflazione non rallenta la Fed dovrà intervenire di nuovo. Oggi tocca alla Bce e se verranno confermate le previsioni ci sarà un aumento di 50 punti base, che probabilmente non sarà l’ultimo.
Piazza Affari torna a crescere sui fondamentali
La seduta di ieri di Piazza Affari si è chiusa infatti in rialzo dello 0,8% miglior listino della zona Euro grazie al positivo flusso di notizie dalle trimestrali delle blue chip. Unicredit che ha chiuso il miglior trimestre della storia e la seduta in rialzo del 4%. Bene anche Enel, con profitti in crescita nonostante il calo del fatturato. Oggi tocca a Ferrari e Moncler. Per il CEO di Unicredit Andrea Orcel, il trend nei prossimi mesi non cambierà e per questo ha annunciato di potere anticipare gli obiettivi prefissati per fine anno, rivedendoli al rialzo. Non c’è preoccupazione inoltre per la crisi finanziaria statunitense, la struttura dei due sistemi finanziari è diversa e non si assisterà a degli shock come avvenuto nel 2007-2008. Anzi, i depositanti, temendo un effetto contagio, sono spinti a portare i propri risparmi presso gli istituti di credito considerati più solidi rispetto ad altri intermediari. Secondo Mediobanca i profitti cumulati delle banche italiane nel 2023 consentiranno la restituire ai soci circa €59 miliardi tra cedole e buy back, +€6 miliardi rispetto all’anno precedente. Ma in questo contesto di ottime notizie ci mette lo zampino il Governo che pensa a una tassa straordinaria sugli utili degli istituti di credito che non stano remunerando in maniera sufficiente i depositi i depositi dei clienti. Per l’Abi questa manovra penalizzerebbe però i finanziamenti a famiglie e imprese.
Piazza Affari è sexi
Ieri ha rifatto il proprio ingresso in Piazza Affari Lottomatica. Un ritorno per la società dopo 3 anni di assenza. La capitalizzazione a inizio negoziazioni è stata fissata a €2,26 miliardi, al prezzo di €9. La prima seduta di Borsa si è chiusa in ribasso del 9%, con il titolo sceso, nel corso della giornata, anche al di sotto degli 8 euro. Ma a prescindere dall’accoglienza, con l’IPO avvenuta proprio all’inizio del sell in may, si tratta di un bel segnale per il nostro mercato finanziario: dopo i delisting del 2022, una quotazione di dimensioni rilevanti che fa seguito al passaggio di Technoprobe sul listino Euronext Milan. Piazza Affari mostra di avere un certo appeal per le imprese alla ricerca di capitali per la crescita. Lottomatica ha infatti raccolto €600 milioni in fase di collocamento che diventeranno €690 milioni in caso di pieno esercizio dell’opzione di over-allotment. La prima operazione in Europa per fundraiusing nel 2023. Si è trattato della terza ammissione da inizio anno su Euronext Milan, che porta a 221 il numero di società quotate su questo mercato. Ma il listino più attraente resta sempre l’Euronext Growth Milan, il listino dedicato alle piccole e medie imprese, con 8 ammissioni da inizio anno e un totale di 197 società attualmente quotate.