Il punto sul mercato di Integrae SIM
“Le mode passano, lo stile resta” (Andrea Asti)
Doccia fredda sui mercati. In una giornata “apparentemente” positiva sul piano dei dati macro, che hanno confermato come, almeno in Usa, sia in corso un rallentamento dell’economia, i principali indici mondiali hanno chiuso tutti in territorio negativo. Una conferma di quanto scriviamo da alcune settimane, ovvero che il rally ha il fiato corto. Mancano infatti segnali concreti che la politica monetaria statunitense, che guida le scelte su scala mondiale, possa passare da restrittiva ed espansiva. Tra 12 giorni la Fed si riunirà per decidere sui tassi di interesse e sono altissime le probabilità di un aumento di 25 punti base, e potrebbe non essere l’ultimo. In questa ipotesi i tassi salirebbero al 5-5,25%, e attualmente i dot plot per la fine del 2023, ovvero il range di previsioni dei banchieri centrali statunitensi vanno da un minimo del 4,5% a un massimo del 6%, con una concentrazione delle aspettative al 5,25%, ovvero il livello che dovrebbe essere raggiunto a inizio maggio. A questo punto difficile che i prossimi dati macro, in assenza di una forward guidance, possano fare cambiare idea al Fomc. Non ci stupiamo quindi che le Borse siano in un fase laterale. Si avvicina anche il mese di maggio tradizionalmente considerato più favorevole alle prese di beneficio che ai rally. Il calendario delle trimestrali di oggi non è molto sexi: Procter&Gamble e SAP sono le uniche società degne di nota che rilasceranno i risultati.
I banchieri non vedono rosa
Secondo le minute dell’ultima riunione (marzo) della Bce emerge come alcuni componenti del board abbiano espresso il timore, prima della diffusione dei dati, che le nuove stime elaborate dallo staff su salari, crescita e inflazione fossero troppo ottimistiche. In particolare i consiglieri hanno espresso dubbi su quella che hanno definito la “disinflazione immacolata“, ovvero che l’inflazione possa tornare su livelli contenuti in breve tempo, mettendo in dubbio le stime che indicano un rapido ritorno dell’inflazione al target con costi contenuti in termini di produttività persa. Ricordiamo infatti che ufficialmente la Bce ha dichiarato di aspettarsi che il costo della vita scenda gradualmente verso l’obiettivo del 2% entro il 2025, la crescita dei salari si moderi e la crescita economica riprenda. Sempre dalle minute risulta che “alcuni esponenti” del consiglio hanno evidenziato rischi sulle prospettive dell’inflazione “verso l’alto sull’intero orizzonte“. Nel complesso i Falchi sono ancora molti e determinati all’interno del Consiglio, facendo presupporre che la Bce possa alzare ancora diverse volte i tassi nel corso dell’anno, sino a superare, addirittura quelli della Fed. Una brutta notizia sia per il mercato azionario che obbligazionario. Scenario già visto nel 2022, il peggiore da molti anni a questa parte,
Razzi esplosivi
Starship, la navicella di SpaceX, destinata ai futuri viaggi su Marte, è stata fatta esplodere in volo per ragioni di sicurezza pochi minuti dopo il decollo. Il capo di SpaceX, il miliardario Elon Musk, si è congratulato con il team di ingegneri a valle del decollo del razzo, il più grande al mondo con oltre 120 metri di altezza, promettendo un nuovo test entro pochi mesi. Ma gli obiettivi erano molto più ambiziosi: un volo di 90 minuti nello spazio, appena fuori dall’orbita terrestre, ovvero un viaggio di andata e ritorno dalla punta meridionale del Texas, vicino al confine con il Messico. Per Musk una mezza delusione che si aggiunge alla pessima performance di Tesla in Borsa che ieri ha lasciato sul terreno il 10%, mentre il calo rispetto ai massimi del 2023 sfiora il 30%. Gli investitori non hanno evidentemente apprezzato i risultati del lancio, punendo la società quotata non potendo farlo su SpaceX, non quotata. Inoltre l’insuccesso potrebbe spingere Musk a investire ulteriormente nel progetto, e vendere azioni Tesla sul mercato. Impatto negativo anche per il Nasdaq che ha perso quasi l’1%, nonostante gran parte delle società che hanno riportato i profitti trimestrali abbiano battuto le attese.